CURCI, Giuseppe
Maria Primiceri
Nacque a Barletta (Bari) il 15 giugno 1808 da Angelo e da Irene Cortese.
Ricevette i primi insegnamenti musicali dallo zio Leonardo che gli insegnò anche la chitarra [...] francese, uno strumento allora assai in voga. Il padre, notaio, avrebbe preferito per il figlio una carriera più sicura e tranquilla, che il C., rinunciando al prestigio che gli sarebbe derivato da una carica cui aveva aspirato perfino Franz Schubert, ...
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NATALE, Tommaso
Francesco Di Chiara
– Nacque a Palermo il 3 giugno 1733, primogenito di Domenico, marchese di Monterosato, discendente di una ricca famiglia di mercanti di Cosenza, e di Beatrice Rao, [...] diretta contro il reo, quanto fornire un valido strumento per evitare che il malfattore reiterasse i comportamenti criminosi , l’attività letteraria fu accantonata per gli impegni derivanti dalle numerose cariche pubbliche ricoperte. Fu, infatti, ...
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Benvenuto detto L'asdenti (Asdente)
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del secolo XIII, buon conoscitore degli scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura [...] inizi del 1327 B. era già morto, secondo quanto attesta lo strumento relativo alla vendita della sua stessa casa, rogato in Parma da polemica con quanti ritenevano l'aggettivo ‛ nobile ' derivato dal verbo latino noscere, il poeta scriveva: Bene ...
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I «controlimiti» nella giurisprudenza costituzionale
Giovanna Pistorio
Risale a più di quarant’anni fa la costruzione della teoria dei controlimiti. Elaborata come extrema ratio per salvaguardare principi [...] i Trattati, espressione di un potere costituito, in quanto derivato dalla volontà degli Stati – che sono e restano i la Corte si è avvalsa del rinvio, quale ineccepibile strumento dialogico, per evitare traumatiche rotture istituzionali, è consapevole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’architettura di Borromini rappresenta una delle esperienze più radicali e moderne. [...] geometrico non come strumento di riduzione dello spazio ad alcune forme fondamentali, ma come strumento di verifica di nuove che funge da fastigio.
L’originale coronamento elicoidale, derivato dalla sezione di una conchiglia a chiocciola tradotta in ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] di finzione, da respingere e combattere perché il suo modo di rappresentazione non è originario ma derivato, non si fonda sull'autonoma formatività del nuovo strumento tecnico ma dipende da altre forme ‒ il teatro, le arti figurative e soprattutto la ...
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RABBENO, Ugo Raffaele
Manfredi Alberti
RABBENO, Ugo Raffaele. – Nacque a Reggio Emilia il 28 ottobre 1863 da Aronne e da Virginia Norsa, entrambi di famiglia ebraica. Il fratello maggiore, Angelo Massuadam [...] cooperazione su basi politiche moderate, intendendo lo strumento cooperativo come soluzione alla questione sociale e dunque per uno studio sulle colonie inglesi, da cui sarebbe derivato un volume, pubblicato postumo nel 1898, La questione fondiaria ...
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MALOCELLO, Carbone
Enrico Basso
Nacque probabilmente a Genova alla fine del secolo XII; il padre, Guglielmo, era già morto nel 1216, anno al quale risale la prima notizia che riguarda il M., su cui [...] ma - nonostante la sua abilità di diplomatico e l'efficace strumento di pressione della poderosa flotta genovese che si era posta alla il primo esempio noto di una "maona", termine derivato probabilmente dall'arabo che indica la tipica società per ...
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aquila (aguglia)
Fernando Salsano
Simonetta Saffiotti Bernardi
Le due forme si alternano nella Commedia, con netta prevalenza per ‛ aguglia ' (v.). L'a., in quanto uccello dotato di forze eccezionali, [...] indubbio che l'a. rappresenti l'Impero, inteso come strumento della grazia divina idoneo a condurre l'uomo fino a più composite: chiaro esempio è l'emblema del pallio di Imola derivato chiaramente dall'unione di quelli di Lamberto e di Guido Novello ...
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Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Scichilone
Mitico, celeberrimo suonatore di flauto, originario di Frigia. Su questo nome convergono varie fonti relative all'invenzione [...] . p. 49, tav. 38, 1. (O.? rappresentato come un giovane, non caratterizzato, presso Marsia; derivato da composizione maggiore nella quale reggeva uno strumento a corda?). 15. Patera argentea da Biserta; Tunisi, Museo del Bardo: P. Gaukler, La patère ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...