Decentramento produttivo
MMaurizio Zenezini
di Maurizio Zenezini
SOMMARIO: 1. Premessa. ▭ 2. Decentramento produttivo e rapporti tra imprese. ▭ 3. Teorie del decentramento produttivo e rapporti tra [...] quanto derivante da un crescente grado di integrazione verticale, permette di evitare i costi di utilizzazione del mercato, ma fa sorgere complessi problemi di gestione a causa della perdita dicontrollo che si determina lungo le catene decisionali ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] , preciso e, soprattutto, fondato su un rigoroso controllo delle antiche fonti storiografiche, con l'illuminista inglese e quelle che rendono le strutturedi classe più rigide ed esclusive. La spiegazione di Olson si concentra su variabili politico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] a operare strutture private disposte a prestare a quanti erano respinti dal Monte.
Ogni Monte operava sulla base di un proprio mani delle oligarchie locali, all’interno di un’alternanza durata secoli dicontrollo ora religioso e ora civile. Ciò ...
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Differenziazione e diversificazione dei prodotti
Sergio Vaccà
Distinzioni concettuali
Differenziazione del prodotto
Nella teoria economica per 'differenziazione del prodotto' s'intende un apprezzamento [...] di realizzare e sfruttare economie di scala d'impianto, ovvero di dotarsi distrutture e di tecniche produttive che, a fronte di più elevati investimenti e di essere uno strumento di non-price competition e dicontrollo del potere di mercato dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] dei metodi dicontrollo delle nascite, controllo (scuola statunitense e nord europea) e dell’autoregolazione demografica a quelli dell’optimum di popolazione, sia relativamente alla densità sia alla struttura, e che teorizzano la necessità di ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] -mondo europea porta alla creazione di una struttura sociale a livello mondiale stratificata in tre zone - centro, periferia e semiperiferia - ciascuna caratterizzata da specifici tipi di produzione, da specifici modi dicontrollo del lavoro e da ...
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ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] ], 9, p. 103) risultando uno dei "tessitori" di quella struttura oligopolistica che l'industria elettrica italiana aveva cominciato a costruirsi proprio dicontrollo della Società elettrica bresciana.
Iniziava allora quel processo di concentrazione ...
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Redditi, politica dei
Luigi Frey
Il concetto originario di politica dei redditi
È ormai generalmente riconosciuto che nei sistemi economici moderni gli organi pubblici devono affrontare complicate problematiche, [...] 1965), senza però riuscire a migliorare la capacità dicontrollo sui prezzi e, di riflesso, su tutti i redditi.
Il fallimento strutture economiche e sociali, di contribuire alla realizzazione di un 'pacchetto' sistematico di strategie strutturali, di ...
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ENRIQUES, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Bologna il 24 genn. 1905 da Federigo e Luisa Miranda Coen, terzogenito, dopo le sorelle Alma e Adriana.
Il padre - appartenente ad una famiglia ebraica [...] ottenuto il controllo della maggioranza azionaria della società, si adoperò alla svecchiamento e alla riorganizzazione delle strutture. Si mosse secondo un approccio all'epoca ancora poco comune nell'editoria italiana, mostrando di considerare "il ...
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LAMPERTICO, Fedele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vicenza il 13 giugno 1833 da Domenico e da Angela Valle, di nobile famiglia.
La famiglia paterna, che un biografo definisce "doviziosa" e dedita a lucrose [...] fede profonda nella bontà delle strutture amministrative. Di certo lo coinvolgeva di meno, prima della liberazione del , la posizione del L. assegnò allo Stato un ruolo dicontrollo delle modalità con cui essa aveva luogo senza ipotizzare interventi ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
silovik (Silovik; usato più spesso al pl., siloviki) s. m. In Russia, rappresentante di autorità statali responsabili dell'applicazione della legge o di agenzie di intelligence, forze armate e altre strutture a cui lo Stato conferisce e delega...