LANA (dal lat. lana; fr. laine; sp. lana; ingl. wool; ted. Wolle)
Roberto DODI
Oscarre GIUDICI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
Fibra tessile costituita dai filamenti che crescono sul corpo degli [...] lunghi viaggi in Francia, nel Belgio e in Inghilterra a scopo di studio, e dopo difficoltà e contrasti col governo, riuscì nel 1816 a dell'istruzione tecnica, mentre decadeva del tutto nel Napoletano, che pure aveva rappresentato, fino ai primi anni ...
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RISORGIMENTO
Walter MATURI
Alberto BALDINI
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. La parola e il concetto. - La parola Risorgimento per designare un periodo della storia italiana fu usata la prima volta dal padre Saverio Bettinelli [...] una città sicula, Mazara, ma fatto in modo da poter studiare la storia effettuale di tutta l'isola.
Quando si dice 2ª ediz., Bari 1931; N. Cortese, I ricordi di un avvocato napoletano del Seicento: F. D'Andrea, Napoli 1923; F. Nicolini, Aspetti della ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] di storia patria per le prov. di Romagna, 1864, pp. 1-80; id., Studi archeologico-topografici sulla città di Bologna, ibid., 1868, pp. 1-104; E. Bormann e contrastare la palma al maggior maestro napoletano), i bolognesi non riuscirono a esprimere una ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] la riforma, in Ann. dell'Ist. di dir. comp. e di studî legislativi, II-III (1928-29), Roma 1929; Calamandrei, per la definizione del pene promulgato da Gregorio XVI il 20 settembre 1832; nel Napoletano, il codice per il regno delle Due Sicilie del 26 ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] ".
Tratto notevole del vocalismo è la cosiddetta metafonesi di tipo napoletano, per cui l'é??? e l'ó???, nelle voci Sopra un'antica storia della leggenda di S. Antonio, in Raccolta di studi critici dedicati ad A. D'Ancona, Firenze 1901, pp. 741-799; ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] la rapida e facile uscita in caso di allarme. Lo studio dispositivo di tutti gli ambienti e i servizî accessorî del 1704, non si rappresentarono che opere buffe in dialetto napoletano; così in quello dei Fiorentini furono rappresentate numerose ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] fuochi o per famiglie. Anche dove avveniva, come per il Napoletano, che accanto al numero delle famiglie o dei fuochi, si totale dal numero dei fuochi. Ed è precisamente da uno studio accurato e paziente dei registri dello stato civile, di cui si ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] le altre le musicali. Già da qualche tempo gli studî sulla musica greca erano entrati tra le cure delle accademie importanza; finale costruito in più numeri (nel teatro napoletano settecentesco e nei derivati i singoli pezzi si distinguono ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] civile si trascurò di seguire le fasi lunari, così non si studiò il modo di fissare il capodanno col sorgere eliaco di Sirio; le sette settimane di magro o di penitenza.
Il detto napoletano: come cocozza canta, nui pigliammo Pasca, fa pensare che il ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] cultura generale del medico e procedere con gli stessi criterî allo studio del malato e a formulare su questo i suoi giudizî.
Unità Magnifiche tavole adornano le sue opere.
Al chirurgo napoletano Michele Troia spetta il merito d'avere insegnato che ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...