vigesima Imposta del 5% sulle successioni e legati di ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) introdotta da Augusto nel 6 d.C., il cui gettito era devoluto all’erario militare. Caracalla l’alzò [...] al 10% (212); Costantino la soppresse ...
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Teodoro Antipapa
Teodoro
Antipapa (7° sec.). Presbitero romano, fu scelto al soglio pontificio in due successioni travagliate: alla morte di Giovanni V (686), fu sostenuto dall’esercito contro l’arcipresbitero [...] Pietro; il contrasto fu risolto con l’elezione di Conone. Alla morte di questi (687), T. fu sostenuto in contrapposizione all’arcidiacono Pasquale, ma l’intervento dell’esarca bizantino portò all’elezione ...
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VIGESIMA
Alfredo Passerini
. Nell'anno 6 d. C. Augusto introdusse una imposta del cinque per cento (vigesima pars "un ventesimo") sulle successioni e legati d'ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) [...] il trattamento dei veterani era stato sempre una questione aperta, fonte di gravi difficoltà. Dalla vigesima erano eccettuate le successioni fra parenti strettissimi (ma non si conosce sicuramente quali) e per somme al disotto di 100.000 sesterzî. La ...
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Minamoto no Yoritomo
Samurai, fondatore del primo governo shogunale (n. 1147-m. 1199). Durante il periodo delle guerre feudali, originate per delle successioni al trono imperiale, M. no Y. e un suo fratello [...] furono esiliati dai Taira, che avevano dominato la corte nei venti anni precedenti circa, e molti membri della loro famiglia furono uccisi. Dopo il matrimonio con Masako, del potente clan degli Hojo (1197) ...
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Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] gli addendi si considerano prescindendo dall’ordine, le p. coincidono con i coefficienti di serie esponenziali, dette anche funzioni generatrici della successione delle partizioni. Così, dette p(n) le p. di n con parti non ripetute e p′(n) le p. di n ...
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Nel Medioevo, appartenente a una classe sociale che, costituita nel Basso Impero da schiavi adibiti ad arti e mestieri, raggiunse in seguito una condizione di semilibertà. Negli editti longobardi i m. [...] erano considerati come semiliberi. Erano sottoposti a limitazioni nella loro capacità giuridica in relazione sia a rapporti familiari e successioni, sia ai rapporti d’obbligazione. Potevano essere donati e alienati. In Italia il nome scomparve nel 14 ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] persecutori pagani e i martiri. Poco più avanti (I 1,4) Eusebio afferma di essere felice di sottrarre all’oblio «le successioni, se non di tutti, almeno dei più rinomati apostoli del nostro Salvatore nelle chiese ancora oggi illustri e famose»57. Di ...
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Imperatore romano (Narni 26 d. C. - Roma 98); membro dell'aristocrazia senatoria, fu console nel 71 e nel 90; settantenne succedette a Domiziano e cercò di sostituire al governo militare un principato [...] tentò di alleviare le condizioni delle classi povere con alleggerimenti fiscali (così l'abolizione della vigesima hereditatum nelle successioni in linea diretta) e distribuzioni di alimenti. Tentò anche, con scarso successo, l'acquisto da parte dello ...
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Nerva, Marco Cocceio (Marcus Cocceius Nerva)
Nerva, Marco Cocceio
(Marcus Cocceius Nerva) Imperatore romano (Narni 26-Roma 98). Membro dell’aristocrazia senatoria, fu console nel 71 e nel 90; settantenne [...] cercò di alleviare le condizioni delle classi povere con alleggerimenti fiscali (così l’abolizione della vigesima hereditatum nelle successioni in linea diretta) e distribuzioni di alimenti. Tentò anche, con scarso successo, l’acquisto da parte dello ...
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Storico (Roma 1918 - ivi 1995); prof. univ. dal 1971, insegnò storia moderna nell'univ. di Perugia. Studioso di storia italiana dal Risorgimento al fascismo, si è occupato anche di storia politica e culturale [...] adriatica (1919-20), 1959; Voltaire, Diderot e il "partito filosofico", 1965; Parlamenti e lotta politica nella Francia del Settecento, 1977; Gabriele D'Annunzio, 1983; L'Europa delle successioni (1731-1748), 1989; Le occasioni della storia, 1990. ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, in un titolo, nella proprietà di un bene,...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...