follore
Guido Favati
Corrisponde al provenzale folor, che anche D. adopera per metterlo sulle labbra di Arnaldo Daniello (Pg XXVI 143). Compare col senso di " stoltezza ", " sciocchezza ", in Fiore [...] vocabolo è d'uso piuttosto frequente nella lirica due-trecentesca (se ne vedano i molti esempi citati in M. Corti, I suffissi dell'astratto -OR e -URA nella lingua poetica delle origini, in " Atti R. Accad. Naz. Lincei " Rendiconti, s. 8, VIII [1953 ...
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bellore
Luigi Vanossi
. La voce appare in Detto 394 E chi di lui è preso, / sì vuoi ch' e' sia appreso / d'ogne bell'ordinanza / che 'l su' bellor dinanza (si rilevi l'ardua aequivocatio). Si tratta [...] in prosa (Novellino). Avrà nel Detto sapore allusivo, in un contesto che ama le tinteggiature arcaiche.
Bibl. - M. Corti, I suffissi dell'astratto -or e -ura della lingua poetica delle origini, in " Atti dell'Accademia dei Lincei " S. VIII, fasc. 5 ...
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In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della lingua mediante la creazione di elementi lessicali che vogliono suggerire acusticamente, con l’imitazione fonetica, l’oggetto o l’azione [...] in seguito a tale procedimento subiscono talvolta un completo adattamento grammaticale, con l’aggiunta di desinenze e suffissi che le rendono elementi stabili del lessico della lingua (così bisbigliare, chioccolare, tintinnio ecc.).
Si parla di ...
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-VORO
È un ➔suffissoide derivato dal verbo latino vorare ‘mangiare con ingordigia’ ed è usato in parole derivate direttamente dal latino con il significato di ‘che mangia, che si nutre di’
carnivoro [...] aggettivi sostantivati che costituiscono nomi della classificazione scientifica, anche al femminile
mellivora (‘animale che si nutre di piccoli mammiferi, uccelli, invertebrati e in particolar modo di miele di api selvatiche’).
VEDI ANCHE suffissi ...
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Vyakarana
Vyākaraṇa
Termine sanscr. («analisi grammaticale») che indica la tradizione grammaticale indiana.
Storia
Il linguaggio è sin dall’antichità una delle preoccupazioni fondamentali della filosofia [...] fu individuato nelle radici verbali, dalle quali derivano le parole grazie alla combinazione delle radici con preverbi, suffissi, desinenze nominali e verbali. I primi abbozzi di grammatica descrittiva della lingua vedica e sanscrita furono portati ...
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Agraria
Coltura intensiva pratica effettuata con largo impiego di mezzi di diversa natura (concimazione, irrigazione, sovescio ecc.) e con il suolo coltivato in permanenza. Il maggior impiego di capitale [...] le produzioni specifiche.
Fisica
Per le grandezze intensive ➔ intensiva, grandézza.
Linguistica
Sono i. i prefissi, infissi o suffissi che, aggiunti a radici verbali, accrescono la nozione lessicale di un certo grado d’intensità, ampiezza ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] : per es. -e, -i di singolare e plurale che si distinguono nella forma ridente, tanto dal semantema rid-, quando dal suffisso -ent-. I morfemi virtuali consistono in alterazioni che avvengono all'interno del semantema: ò, à (da habeo, habet) indicano ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] in uso fino alla fine dell'età minoica (sec. XV), ha un sillabario di circa 80 segni, le parole, con prefissi e suffissi, sono talvolta separate da segni di interpunzione. Nel sec. XV a. C. essa si trasforma nella scrittura lineare B, più elegante ...
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Glottologo, figlio del professore di storia biblica Friedrich Bleek, nacque a Berlino il 28 marzo 1827. Studiò filologia a Bonn e a Berlino e dalle indagini sulle lingue semitiche e sul copto passò ben [...] (pp. 45-60) della connessione dell ottentotto con le lingue camitiche, fondandosi sulla distinzione del genere e su alcuni suffissi di terza persona (connessione ammessa poi da Leipsius, Meinhof, Trombetti, ecc.). Nel 1854 B. prese parte a una ...
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Famiglia linguistica divisa in tre grandi gruppi strettamente affini (indonesiano, melanesiano e micronesiano, polinesiano) che si estende in una vastissima area, delimitata a ovest dal Madagascar, a nord [...] il quadriale; la declinazione non è basata su desinenze, ma su preposizioni; la coniugazione, per mezzo di infissi, suffissi e prefissi, distingue tre forme (attiva, passiva e causativa), ma non distingue con particolari morfemi le persone né ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...
suffissazione
suffissazióne s. f. [der. di suffissare]. – Il fatto, il modo di aggiungere un suffisso a una parola, dando così luogo a una nuova unità lessicale.