La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] estremi (➔ meridionali, dialetti; ➔ siciliani, calabresi e salentini, dialetti), che compare sempre geminata, ad es. nei suffissi diminutivi trascritti usualmente -èddha, -ùddhi.
Un’opposizione stabile è quella tra due coppie di affricate, le dentali ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] tre sillabe di cui la penultima aperta, non si lasciano ricondurre a norme di valore generale.
Grazie a determinati ➔ suffissi (e ➔ suffissoidi), però, possiamo prevedere l’accentazione di molte parole derivate e alterate. Ad es., saranno piani i ...
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BELO, Francesco
Nino Borsellino
Poche e incerte le notizie relative alla vita dei Belo. Che fosse romano risulta dalla stampa delle sue opere, in particolare quella del Laberinto d'amore, pubblicato [...] , ma s'impone come lingua strutturalmente autonoma contraddistinta da un uso strabocchevole di parole rare, formazioni nominali e suffissi latineggianti, che tendono a nobilitare il volgare con l'esito ridicolo proprio di tutte le lingue artificiose ...
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Scienziato (Parigi 1743 - ivi 1794). Figlio di un noto avvocato parigino, fu indirizzato dal padre verso gli studî giuridici. Non trascurò tuttavia le scienze e seguì corsi di matematica e di fisica, di [...] nomenclatura chimica sistematica e segnò la scomparsa dei vecchi e fantasiosi nomi: termini come ossigeno, azoto, carbonio, idrogeno, ecc., i suffissi -oso e -ico per gli acidi, -ito e -ato per i sali trovano qui la loro prima formulazione. Nel 1789 ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] dei grammatici indiani, ricondusse tutte le parole a radici verbali dalle quali quelle sarebbero derivate per mezzo di suffissi.
Grammaticalità e grammaticalizzazione
Per grammaticalità si intende la rispondenza di una frase o di un enunciato alle ...
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SOMALIA
Giuseppe STEFANINI
Nello PUCCIONI
Enrico CERULLI
Alberto BALDINI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
(fr. Somalie [scritto anche Çomalie]; ingl. Somaliland; arabo barr al-Ṣūmāl. Il nome [...] altri dialetti somali); e forma l'imperativo negativo con il prefisso in- che precede il verbo, il quale è poi seguito dal suffisso -oy: dal verbo tum "battere" si ha in dighil in-tum-oy "non battere!" (negli altri dialetti somali ha-tum-in).
Storia ...
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Durante gli ultimi anni si è andata affermando, sempre più imperiosa, l'esigenza di coordinare lo studio dei diversi problemi riguardanti l'origine, la storia, la religione, le istituzioni, l'arte, la [...] lingue indoeuropee del mondo classico evidenti soprattutto nella formazione delle parole e nella flessione (per es. la sovrapposizione dei suffissi o "rideterminazione", in forme come i genitivi larθ-al-ś, arnθ-al-iśa-la, nella declinazione di forme ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] ; e tre sole volte, If VIII 83, XIV 20, Pg XXXIII 70, due di essi rimano insieme ". Così è anche di quei suffissi la cui presenza appare notevole, come si è detto, nel primo D., per influenza, magari piuttosto indiretta, della r. provenzale e in ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] siciliana, ma lo sono anche i provenzalismi, come ioi d’amuri o la palatale invece della velare in longiamenti, o i suffissati in -anza (ma anche in -enza), che da allora e per parecchi decenni, fino a Dante, avrebbero imperversato nella poesia ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] come:
(a) s → h finale di sillaba: vas(t) → vah «mano»; kerés → čeréh «tu fai»;
(b) prestiti di verbi coi suffissi -in- ~ -isar-: rom abruzz. pinsin- ← it. pensare; kalderaš gindisar ← romeno gîndi;
(c) le forme per «questo» (kava ~ kada) e «quello ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...
suffissazione
suffissazióne s. f. [der. di suffissare]. – Il fatto, il modo di aggiungere un suffisso a una parola, dando così luogo a una nuova unità lessicale.