Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] , -et con -etto, -ot con -otto, -é con -ato (il femminile -ée nel medioevo con -ea), -ine con -ina, il suffisso verbale -iser con -izzare.
Nella seconda metà del Settecento e poi soprattutto nell’Ottocento dominano i prestiti integrali, non adattati ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] che nella lingua replica trovano spunto anche innovazioni che interessano la pronuncia e la morfologia (come l’induzione di suffissi). Fra gli elementi lessicali, sono i sostantivi – e specie quelli legati a nuovi oggetti o nuove nozioni – i più ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] : «c’è del marcio in Danimarca»; torbido: «nel torbido di questa storia», ecc.) e alla produttività di alcuni suffissi, come il denominale -ìa (tiranno, tirannia); i deaggettivali -ezza (ricco, ricchezza), -izia (pigro, pigrizia), -eria (tirchio ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] del totale, un dato non elevato, condizionato dalla grande quantità di parole formate con elementi endogeni mediante prefissi, suffissi, meccanismi di composizione; la componente latina, comunque, costituisce il 52% circa del vocabolario di base dell ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] ; oppure, -geno: estrogeno, fibrinogeno, mutageno, patogeno, teratogeno. In alcuni casi, la distinzione si annulla, quando suffissi della lingua comune acquistano un valore semantico specialistico, in quanto inseriti in un sistema derivativo ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] interpretata come una continuità, in ambito antroponimico veneto, a partire da una fase prelatina con un rinvio al suffisso -ikos documentato come patronimico venetico (Pellegrini 1981: 6-7). Un valore patronimico, almeno in alcuni casi, ha anche ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] il sardo pane carasau, ecc. Una certa riconoscibilità hanno anche i romaneschismi uscenti in -aro/-a, -arolo/-a e -arello/-a, suffissi oggi certamente più diffusi e produttivi dei corrispondenti toscani in -aio/-a, -ai(u)olo/-a e -erello/-a, ma usati ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] dialettali (per reazione ipercorretta se potrei, verrei).
Nella formazione delle parole sono produttivi, tra gli altri, i suffissi -illo, -ella (D’Achille 2002), per i quali anche nell’italiano locale affiora quindi l’opposizione metafonetica ...
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Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] soprattutto per mezzo dei processi di ➔ derivazione tramite ➔ prefissi (soprattutto contro-, anti-, extra-, ecc.) e ➔ suffissi (ampiamente produttivi -izzazione, -izzare, -ismo, -ista). Alcuni di questi elementi derivativi erano tipici dei movimenti ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] elevato, distinto dal linguaggio comune»; Serianni 2005: 128; Musacchio 2002), tra i quali abbondano i deverbali a suffisso zero (modifica, utilizzo; ➔ deverbali, nomi); frequente è anche l’impiego di sinonimi dotti non necessari per univocità ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...
suffissazione
suffissazióne s. f. [der. di suffissare]. – Il fatto, il modo di aggiungere un suffisso a una parola, dando così luogo a una nuova unità lessicale.