Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] , politologo/-ia, biologo/-ia). Si noti che la struttura morfologica non corrisponde a quella semantica, in quanto è il nome suffissato in -ia che di norma costituisce la base semantica del nome di agente: un infettivologo non è infatti uno «studioso ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] rosseggiare, verdeggiare). Dal punto di vista formale, le basi terminanti in -ìa sono di norma troncate (filosofia → filosofeggiare).
Il suffisso -ificare è fra i tre quello che conta il minor numero di derivati; inoltre, anche la sua produttività è ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] ’azione e lo strumento con cui si raggiunge un risultato connesso col nome di base determina anche una comunanza fra i suffissi impiegati: si veda -iere (braciere, candeliere), la cui forma al femminile si è specializzata per la formazione di nomi di ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto [...] -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri, il v. (detto anche ipocoristico) si forma, oltre che coi normali suffissi, anche con procedimenti propri, che in italiano consistono quasi sempre nel sopprimere le sillabe protoniche, lasciando alla forma così ...
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In grammatica e in linguistica, la parte terminale di una parola o di una forma, costituita dalla desinenza, dagli elementi tematici e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi [...] astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1ª coniugazione ecc.) ...
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In grammatica, derivazione morfologica di un nome (aggettivo, verbo) che serve a indicare una diminuzione quantitativa o ad attribuire un valore affettivo: si ottiene di regola per mezzo di suffissi diminutivi. ...
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flessiva, lìngua Secondo una classificazione morfologica, la lingua in cui derivazione e flessione avvengono per mutamento di tema o di radice, o per addizione e fusione al tema di suffissi, che di solito [...] danno più indicazioni (per es., negli aggettivi it., numero e genere). Le l.f. (per es. quelle indoeuropee e semitiche) si differenziano così dalle lingue isolanti e da quelle agglutinanti ...
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NOMINALIZZAZIONE
La nominalizzazione è la trasformazione in ➔nome di un ➔predicato verbale o di un ➔aggettivo. Si tratta di un caso particolare di derivazione (➔derivate, parole).
Per quanto riguarda [...] blocco
bonificare ▶ bonifica
Per il passaggio da aggettivo a nome la nominalizzazione si realizza con l’aggiunta di suffissi come -ismo o -ista
bipolare ▶ bipolarismo
reale ▶ realista.
Usi
La nominalizzazione è molto frequente nel linguaggio ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] attraverso le lingue romanze. Sono stati produttivi nelle lingue europee, e continuano a esserlo, prefissi, suffissi e confissi greci e latini; parole come antifascismo, ipertensione, preromantico, anglofobia, caffetteria, marxismo sono formazioni ...
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PREFISSAZIONE
La prefissazione è l’aggiunta di un ➔prefisso a una parola esistente, allo scopo di creare una nuova parola
contento ▶ scontento
fare ▶ disfare
campionato ▶ precampionato
A differenza [...] della suffissazione (➔suffissi), la prefissazione lascia invariata la categoria della parola derivata rispetto alla parola di base: anche con l’aggiunta di un prefisso, un verbo rimane un verbo, un nome rimane un nome e un aggettivo un aggettivo. ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...
suffissazione
suffissazióne s. f. [der. di suffissare]. – Il fatto, il modo di aggiungere un suffisso a una parola, dando così luogo a una nuova unità lessicale.