I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] ovalizzare, responsabilizzare, sindacalizzare, urbanizzare, velocizzare. Come è evidente dagli esempi, il suffissodi gran lunga più utilizzato (e più produttivo) per la derivazione deaggettivale è -izzare.
Così come nel caso dei verbi denominali, la ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] valutazione negativa ha effetti diversi a seconda della base diderivazione. La gamma dei significati dei peggiorativi si può misurare come svalutazioni delle proprietà dell’alterato. Pertanto, suffissi tipicamente diminutivi come -etto o -ino si ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] distinte. Per offrire un celebre esempio letterario, è diderivazione aplologica una scelta formale come questa dantesca, che si nūtrix deriva da un originario nūtritrix (radice nūtri + suffisso agentivo femminile -trix), in cui la faticosa sequenza ...
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Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] → modernità, intenso → intensità. Quando l’aggettivo che fa da base diderivazione termina in -io (con i ultimo elemento radicale e o desinenza, ad es. bonari-o), il suffisso -ità si trasforma in -età per dissimilazione, ovvero per differenziare la ...
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In base alla loro formazione, gli avverbi possono essere suddivisi in tre categorie.
1. Avverbi semplici: hanno una forma autonoma che non deriva da nessun’altra parola
subito, laggiù
2. Avverbi composti: [...] talora (tal ora)
3. Avverbi derivati: si formano aggiungendo un ➔suffisso a un’altra parola. In genere si tratta dei suffissi:
– -mente nei casi diderivazione da un aggettivo
lontano ▶ lontanamente
– -oni nei casi diderivazione da un nome o da ...
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ALTERAZIONE
L’alterazione è un tipo particolare diderivazionedi nomi, aggettivi e verbi realizzata tramite l’uso di ➔suffissi, che aggiungono al vocabolo originario una sfumatura di qualità, quantità [...] il cartone
I verbi alterati si formano aggiungendo al verbo alcuni suffissi alterativi specifici, diversi da quelli che si usano per l’alterazione di nomi e aggettivi. In genere questi suffissi modulano il significato del verbo in un senso che può ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] l'agente dell'azione è usato un suffisso primario, quale tṛC; i derivati che presentano questi suffissi agentivi non possono però entrare in composizione con forme di genitivo oggettivo. Il suffissodi un derivato come -kāra- si applica a condizione ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] è consacrata alle forme e alle derivazioni verbali, incluse le basi verbali derivate e i temi nominali formati mediante suffissi deverbativi kṛt ('primari'). Dharmakīrti omette le regole vediche e di accentazione. Altre opere organizzate in maniera ...
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Morfologia
Francesco De Renzo
La struttura delle parole
La morfologia scava dentro le parole. Al loro interno le parole possono contenere elementi che ci permettono di distinguere, per esempio, i nomi [...] .
Morfologia derivazionale
Per derivazione si intende il meccanismo che consente la formazione di nuove parole a partire da una base lessicale (o radice) con l’aggiunta di affissi. Gli affissi maggiormente usati sono i suffissi, cioè le particelle ...
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FALSI ALTERATI
I cosiddetti falsi alterati (o alterati lessicalizzati) sono parole che presentano i suffissi tipici dell’➔alterazione, ma hanno un significato proprio, del tutto autonomo e diverso da [...] casualmente la seconda parola della coppia termina come se avesse un ➔suffisso alterativo.
Storia
In questi casi, come si è accennato, c’è più che altro un rapporto diderivazione con la parola originaria:
– fattorino è un lavoratore (nell’accezione ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...