brexista
s. m. e f. e agg. Chi o che è favorevole all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
• Ma oggi non è questo il tema: è il «Brexit», puntando sull’ipotesi che vincerà il «Remain». Se dovesse [...] po’ trumpista, un po’ brexista ma che abbia anche una spalla moderata. (Messaggero, 17 febbraio 2017, p. 3, Primo Piano).
- Derivato dall’acronimo ingl. Brex(it) con l’aggiunta del suffisso -ista.
> brexiteer, brexitiano, brexitiere, brexitista. ...
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collateralizzare
v. tr. Garantire tramite un debito collaterale, che consiste nel sottoporre a vincolo un bene che può essere venduto se il debitore non mantiene la propria obbligazione.
• La bocciatura [...] , «saranno remunerati a tassi di mercato monetario, gli stessi cui fa riferimento la gestione della liquidità del Tesoro». (Andrea Greco, Repubblica, 12 novembre 2014, p. 10).
- Derivato dall’agg. collaterale con l’aggiunta del suffisso -izzare. ...
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poppizzato
p. pass. e agg. Assimilato ai movimenti culturali dell’arte o della musica pop.
• In un gioco di citazioni dal passato ‒ che hanno fatto parlare addirittura di un profeta del postmoderno ‒ [...] iraniane, poppizzate e remixate da deejay come Offer Nissim. Tutte in persiano. (Davide Frattini, Corriere della sera, 15 luglio 2012, p. 14, Esteri).
- Derivato dalle loc. s.le ingl. pop (art) o pop (music) con l’aggiunta del suffisso -izzato. ...
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krugmaniano
agg. Di Paul Robin Krugman, economista e saggista statunitense, premio Nobel per l’Economia nel 2008; sostenitore delle teorie di Paul Krugman.
• Anche il panorama intellettuale non cambia [...] ’opinione pubblica ma contano poco, e di certo non influenzano i tecnocrati di Berlino, Francoforte e Bruxelles. (Federico Rampini, Repubblica, 11 ottobre 2014, p. 60).
- Derivato dal nome proprio (Paul) Krugman con l’aggiunta del suffisso -(i)ano. ...
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montecitorino
s. m. Chi lavora a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.
• nel 2012 un dipendente della Camera costava in media 152.531 euro, l’anno dopo 150.403 e oggi, con i dipendenti [...] % (nominale) in otto anni. Un incremento stratosferico, offensivo in anni di vacche magrissime. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 8 agosto 2014, p. 11, Primo Piano).
- Derivato dal nome proprio Montecitorio con l’aggiunta del suffisso -ino2. ...
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twitterato
p. pass. e agg. Inviato servendosi della rete sociale Twitter.
• E il tag più twitterato a Pasqua è stato «Amazonfail». Seguiva inondazione di e-mail ad Amazon e dibattito a macchia di leopardo [...] nativi digitali che le frequentano, sono a loro volta iperconnessi, multimediali, facebookati, twitterati ecc. ecc. (Natalia Poggi, Tempo, 16 gennaio 2013, Cronaca di Roma, p. 5).
- Derivato dal v. intr. twitterare con l’aggiunta del suffisso -ato. ...
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cigiellismo
s. m. Le strategie politiche e le posizioni assunte dalla Cgil, Confederazione generale italiana del lavoro.
• le critiche sono piovute abbondanti sui due quarantenni [Andrea Orlando e Stefano [...] ridotto come siamo ridotti, continuano a sostenere di aver avuto sempre ragione loro. (Unità, 25 aprile 2014, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’acronimo Cigielle ‘Confederazione generale italiana del lavoro’ con l’aggiunta del suffisso -ismo. ...
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La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] Gabr.); panit. per tre (DeM, Dev.-Oli, Sab.-Col.). Etimologicamente «non-tosc.» per quattro (DeM, Dev.-Oli, Sab.-Col., Trecc.).
Il suffisso -icchio è regionalismo solo per due dizz. (Sab.-Col., Trecc.) su cinque, e due su sette (Garz. e Gabr.) non lo ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] anteriore, in iŭncu > giunco e fŭngu > fungo per la serie posteriore. Partecipa all’anafonesi anche il suffisso di origine germanica -ĭng > -ingo (ramingo, casalingo, guardingo). Si registra nel complesso una maggiore frequenza del fenomeno ...
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Ciriatto
Vincenzo Presta
. Uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 122, XXII 55); settimo dei dieci scelti da Malacoda e inviati a sorvegliare l'argine sinistro; s'avventa per primo sul barattiere [...] ciri, ciri "; ma Benvenuto: " Congruum nomen a cyro, manus, quasi dicat, armatus manu ad rapiendum ". Quanto al suffisso -atto, potrebbe essere un diminutivo (ma di valore spregiativo) di ‛ ciro ' (come da ‛ cerbio ', ‛ cerbiatto '). Il Rossetti ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...