Angelicanza
Enrico Malato
Qualità di angelo: bellezza, purezza, bontà, ecc. Il sostantivo - derivato da ‛ angelico ' , con il suffisso -anza (comune nella lingua poetica dei primi secoli: cfr. Rohlfs, [...] Gramm. III 318) - è usato soltanto nel Fiore, come personificazione o espressione concreta della qualità indicata: in I 10 la seconda [saetta], Angelicanza / ... mi mise sopra gran freddore, e in LXXIX ...
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RABBĪ (ebraico e aramaico rabbī, greco ῥαββί, ῥαββεί)
Umberto Cassuto
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, "maestro", e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: [...] come in italiano il dottor Tale). Il titolo viene così ad essere usato anche all'infuori del vocativo, e il suffisso pronominale in esso contenuto perde il suo significato originario. Quello dei dottori a cui era affidata la presidenza dell'accademia ...
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-ERRIMO, SUPERLATIVI IN
Alcuni aggettivi la cui ➔radice termina con -r formano il superlativo assoluto con il suffisso -errimo (invece di -issimo)
aspro ▶ asperrimo
acre ▶ acerrimo
celebre ▶ celeberrimo
integro [...] (‘onesto’) ▶ integerrimo
misero ▶ miserrimo
salùbre ▶ saluberrimo.
Usi
Nell’uso comune molte di queste forme del superlativo assoluto sono percepite come antiquate e adatte soltanto a contesti formali. ...
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libello
Antonio Lanci
Termine preso di pieno dal latino, classico e cristiano (libellus), quindi non formato per suffisso alterativo (v. in Appendice la trattazione sulle strutture del volgare di D., [...] nel capitolo dedicato alla formazione delle parole); è usato, nel senso di " volumetto ", " opera non lunga " in Vn I questo libello, cioè la Vita Nuova (e così ancora XII 17, XXV 9, XXVIII 2, Cv II II ...
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Alternanza non condizionata di vocali, diverse per timbro o quantità, nel vocalismo di una stessa radice o di uno stesso suffisso. È fenomeno largamente documentato nelle lingue sia semitiche sia indoeuropee. [...] e di uguale (o simile) timbro (come ĕ ed ē nel lat. tĕgo/tēgula). I differenti aspetti che una radice o un suffisso assumono per l’alternanza delle vocali si dicono gradi apofonici: nel grado zero si ha assenza di vocale; nel grado normale (o pieno ...
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LABIRINTO
P. E. Pecorella
L'origine del nome (gr. λαβύρινϑος, lat. labyrinthus) rimane tuttora non chiara. Il suffisso -ινθος, proprio dei nomi preellenici e di ambiente mediterraneo, lo denuncia come [...] non greco, ma gli accostamenti tentati con parole di origine anatolica come il lidio λάβρυς "ascia" o come il licio laβra o il lidio lap(i)risa "pietra" o "costruzione in pietra" (v. anche il toponimo ...
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EROE / EROINA
È uno dei casi di nome maschile che forma il femminile in modo irregolare con il suffisso -ina, come ➔gallo / gallina e zar / zarina.
VEDI ANCHE femminile, forme particolari del ...
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GALLO / GALLINA
È uno dei casi di nome maschile che forma il femminile in modo irregolare con il suffisso -ina, come ➔eroe / eroina e zar / zarina.
VEDI ANCHE femminile, forme particolari del ...
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-ENTISSIMO, SUPERLATIVI IN
Alcuni aggettivi che terminano in -fico, -dico e -volo formano il superlativo assoluto con il suffisso -entissimo (invece di -issimo)
benefico ▶ beneficentissimo
munifico [...] ▶ munificentissimo
maledico ▶ maledicentissimo
benevolo ▶ benevolentissimo
malevolo ▶ malevolentissimo
Alla base di questi superlativi assoluti c’è la conservazione del corrispondente modello latino (beneficentissimus, ...
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INTERFISSO
L’interfisso (o antisuffisso) è un elemento che, nelle parole alterate e derivate, si pone tra la base e il ➔suffisso.
Gli interfissi -c-, -ic-, -icc- e -ol- si usano nella formazione dei [...] -ello
libro ▶ libr-icc-ino
sasso ▶ sass-ol-ino
L’interfisso -ett- si usa in alcune parole ➔derivate di uso moderno con il suffisso -aro
rock ▶ rock-ett-aro
punk ▶ punk-ett-aro
L’interfisso -isc- inserito tra la ➔radice e la ➔desinenza si usa in ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...