Danza in ritmo binario e andamento moderato apparsa nel 16° secolo. Dal Seicento divenne la prima danza della suite strumentale (➔), quando mancava un preludio o una ouverture.
Il nome venne dato in seguito [...] anche a una danza popolare, in ritmo ternario e a movimento vivace, considerata insieme al Ländler, come precorritrice del valzer. Ne composero, tra gli altri W.A. Mozart, L. von Beethoven, F.P. Schubert ...
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Danza francese del 16°-18° sec., in ritmo prima binario, poi ternario, e movimento allegro, di carattere leggero. Compare, idealizzata, nella musica d’opera e di suite, qui di solito come intermezzo tra [...] la sarabanda e la giga. Esempi si hanno in A. Campra, A.-C. Destouches, J.K.F. Fischer, J.S. Bach ecc ...
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Danza in tempo ternario di andamento veloce. Di origine irlandese, si diffuse in tutta Europa nel 17° e nel 18° sec., divenendo di norma il brano finale delle suite strumentali. Ebbe il suo apogeo con [...] J.S. Bach, e nel 20° sec. fu ripresa da C.-A. Debussy, A. Schönberg e I. Stravinskij ...
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Termine originario del Poitou (forse il lat. lura «otre») che indica uno strumento del tipo della cornamusa, già diffuso in ambito popolare in Normandia.
Danza popolare, idealizzata in musica nel 18° sec. [...] in composizione di movimento moderato, ritmo ternario. Fu spesso accolta nella suite e nell’ordre. ...
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Danza francese dal carattere elegante e leggiadro, in ritmo pari (misura 4/4 o 2/4), e in movimento lento o moderato. In gran voga nel Seicento – specie alla corte di Luigi XIV dove fu impiegata da G.B. [...] Lulli nelle musiche per balletto –, nel secolo successivo fu introdotta nella suite strumentale da compositori come J.S. Bach e G.F. Händel. ...
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sarabanda Danza e aria di danza, forse di origine araba, che si diffuse, attraverso la Spagna in tutta Europa, tra 16° e 17° secolo. Il suo movimento, su un ritmo ternario, fu dapprima allegro, in seguito [...] un carattere più sostenuto fino a divenire grave e lento, e con questo carattere entrò, alla fine del 17° sec., a far parte della suite e in genere di composizioni strumentali in più tempi (per es. di A. Corelli, J.S. Bach, G.F. Händel e altri). ...
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In senso largo, qualunque tipo di cornamusa. In senso stretto, il piffero (o il gruppo di pifferi e bordoni), che della cornamusa è soltanto un componente.
Antica danza campestre dell’Italia settentrionale, [...] cui ritmo si modellavano vari componimenti musicali per liuto. Nell’Intavolatura per liuto pubblicata nel 1508 da Domenico Petrucci compare un seguito di pavana-saltarello-piva, che è da considerarsi uno dei più interessanti antecedenti della suite. ...
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Ballerina francese (Parigi 1917 - ivi 2016). Allieva della scuola dell’Opéra di Parigi, dove divenne prima ballerina nel 1937, ed étoile nel 1941, è stata una delle più grandi interpreti del repertorio [...] francese degli anni 1940-1960. La sua purezza di stile, la leggerezza e la sobrietà la resero interprete ideale dei balletti di S. Lifar (Istar, 1941; Suite en blanc, 1943; Mirages, 1947). Ha diretto la scuola di ballo dell’Opéra (1963-72). ...
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In origine, danza e canzone inserite in opere e balletti francesi del 18° secolo. Il d. era collocato tra gli atti o alla fine dello spettacolo, talvolta in maniera episodica, ma connessa al soggetto del [...] (Faust), C. Saint-Saëns (Sansone e Dalila), mentre nel balletto d’azione ottocentesco i d. appaiono come una specie di suite di danze all’ultimo atto (Coppelia, La bella addormentata nel bosco, Don Chisciotte, Paquita).
Nell’uso attuale, il termine ...
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Danzatore e coreografo italiano (n. Viareggio 1941). Dopo gli studi con M. Molina, a Genova, e alla scuola di ballo della Scala (1958-60), lavorò con M. Béjart (1961-65). Étoile dell'Opéra Comique di Parigi, [...] Antonello Falqui è stato coreografo di importanti trasmissioni televisive dedicate al balletto. Tra le sue creazioni: Alexander Nevskij, Scythian Suite, Romeo e Giulietta su musiche di S. Prokofiev, I diavoli di Loudun di K. Penderecki e Le sacre du ...
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suite
〈sü̯ìt〉 s. f., fr. [propr., part. pass. femm. di suivre «seguire»]. – 1. Séguito, l’insieme delle persone che accompagnano un personaggio, o, in senso più ampio, successione di varî elementi analoghi che costituiscono un insieme omogeneo...
suita
suità s. f. [dal lat. mediev. suitas, der. di suus «suo»]. – 1. Come termine giuridico, riferito al diritto romano, la qualità o condizione di essere suus heres, il diritto cioè che ha il cittadino di ereditare i beni del pater familias,...