Danza popolare norvegese, in movimento di allegro, misura generalmente pari. È danzata da 1, 2, 3 persone al suono del Hardanger-Felen, sorta di violino con aggiunte 4 corde simpatiche. ...
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HRTF (Head related transfer functions)
Lorenzo Seno
Funzioni che tengono conto di come l’orecchio umano filtra il suono in arrivo. La direzione azimutale di provenienza dei suoni è discriminata dal sistema [...] nell’introduzione di formanti e antiformanti, ovvero di picchi e valli spettrali) dipende significativamente dall’angolo di incidenza del suono rispetto alla testa, ma senza le simmetrie di cui soffrono ITDA e ILDA. È possibile misurare le funzioni ...
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ONOMATOPEE
Le onomatopee (chiamate anche fonosimboli) sono parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un [...] patatrac
o dare origine a sostantivi e verbi
miao ▶ miagolio / miagolare
tic tac ▶ ticchettio / ticchettare.
Usi
Dovendo riprodurre un suono, spesso le grafie sono oscillanti
Una sveglia che con il tik tak ricorda il battito del cuore (www.it ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] , rumori o voci di animali, usando i mezzi fonetici e grafemici disponibili; ad es., in italiano, din don per il suono delle campane, chicchirichì e coccodè per il verso del gallo e della gallina.
Le parole onomatopeiche, presenti in tutte le lingue ...
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sound design
<sàund diʃàin> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Espressione inglese (lett. progettazione del suono) con cui si indicano diverse pratiche, dalla sonorizzazione di ambienti [...] , videogiochi e siti web. Un'ulteriore applicazione del s. d. riguarda il campo artistico: la progettazione del suono è infatti uno degli elementi essenziali di installazioni e performance multimediali. Il successo del s. d. (regolarmente presente ...
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musicoterapia
Uso dell’espressione musicale (in quanto forma di comunicazione non verbale) o dei singoli elementi musicali ‒ suono, ritmo, melodia e armonia ‒ a scopo terapeutico, volto al ristabilimento, [...] , la musica sia sempre stata una terapia d’ascolto, nel senso che l’ammalato veniva curato tramite musiche suonate, cantate o anche ballate appositamente per lui.
Le applicazioni
Attualmente, la musica viene proposta come terapia o come sostegno ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] per tutte le posizioni in cui si possono trovare i due fonemi. Tra le coppie di parole che si distinguono per il suono della z, la sola veramente importante è quella di razza ‹ràzza› «stirpe» e razza ‹ràʒʒa› «pesce» e «raggio». La distribuzione in ...
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Cembalaro e liutaio (Padova 1655 - Firenze 1732). Cercando di rendere possibile e agevole nel clavicembalo la graduazione del suono, sostituì ai saltarelli a becco di penna i saltarelli a martello, i quali [...] condussero alla trasformazione del clavicembalo in "clavicembalo col piano e col forte", cioè nell'odierno pianoforte. La priorità dell'invenzione del C. (1709; annunciata nel 1711) è stata impugnata da ...
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onomatopeia
Francesco Tateo
. Consiste nella formazione di una parola o di una frase che, nel rappresentare un oggetto o un'azione, ne evocano il suono.
Quintiliano faceva risalire tale operazione all'origine [...] il compianto, il lamento (V 35, dove anche gli altri due vocaboli concorrono a evocare con l'allitterazione e l'assonanza il doloroso suono); e infine cfr. l'uso di strida in rima (I 115, XII 102), che mette in risalto l'origine onomatopeica del nome ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] musicale con le parole Piano e forte, con Gaspare Zanetti, autore del più vecchio metodo conosciuto: Il scolaro per imparare a suonare di violino (Milano 1645), e con G.B. Bononcini, che nel 1677 pubblicò Ariette, Correnti e Gighe per due violini, in ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...