Musica, grammatica della
Luisa Curinga
La teoria e la scrittura della musica
La musica, cioè il sistema per organizzare suoni e silenzi secondo strutture articolate, ha, come ogni linguaggio, una propria [...] indicano l’innalzamento di un semitono o di un tono sono rispettivamente il diesis e il doppio diesis, mentre quelli che abbassano il suono di un semitono o di un tono sono il bemolle e il doppio bemolle. Il segno che indica il ritorno di una nota ...
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Musicista italiano (n. Palermo 1947); prevalentemente autodidatta, propugna una tecnica basata su un'animazione timbrica e una trasformazione del suono pur utilizzando strumenti tradizionali. È stato direttore [...] artistico del Comunale di Bologna e ha insegnato composizione nei conservatori di Milano, Perugia e Firenze. Tra le sue composizioni giovanili sono da ricordare la Sonata per due pianoforti (1966) e il ...
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mentovare
Verbo usato una sola volta (Pg I 84 se d'esser mentovato là giù degni), con un certo suono di distinzione conveniente al personaggio Catone, cui è diretto, in luogo del più comune ‛ nominato [...] ', che pure entrerebbe nella misura del verso ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria [...] nel tempo il ritmo (ricerca di una simmetria o asimmetria nello sviluppo diacronico del discorso sonoro). La qualità del suono e l’elemento temporale vivono quindi una sorta di rapporto di reciproca dipendenza per lo meno nella fase della ideazione ...
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Canto caratterizzato da perfetta educazione della voce, rispetto alle varie esigenze musicali, allo scopo di preservare la bellezza del suono. Mezzi per raggiungere tale fine sono l’emissione sempre morbida [...] dei suoni, l’omogeneità dei registri, l’agilità nei vocalizzi, la capacità di rinforzare o stemperare una nota ecc.
Periodo, scuola, stile del b. si dicono per eccellenza quelli della pratica virtuosistica italiana dei sec. 17°, 18° fino ai primi ...
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Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica [...] prescriveva che la terra, di cui Dio era l’unico padrone, non fosse coltivata e ritornasse all’antico proprietario e gli schiavi riavessero la libertà.
Per la Chiesa cattolica indulgenza plenaria solenne ...
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Divinità buddhista cinese, rappresentata sotto forma di dea. Il nome cinese, che letteralmente significa «colei che rivolge lo sguardo al suono (delle grida del mondo)», è traduzione del nome sanscrito [...] della divinità Avalokiteśvara ...
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L'Ottocento: fisica. L'acustica
Dieter Ullmann
Myles W. Jackson
L'acustica
Acustica fisiologica: Helmholtz
di Dieter Ullmann
Hermann von Helmholtz (1821-1894), uno dei massimi scienziati del XIX sec., [...] con frequenze p e q e uguale ampiezza A:
[1] ξ1=Asen[2πp(t-x/v)], ξ2=Asen[2πq(t-x/v)],
dove v è la velocità del suono e x la direzione di propagazione.
La sovrapposizione delle due onde si verifica nel punto x=0:
[2] ξ=ξ1+ξ2=2Acos{2π[(p-q)/2]t}sen ...
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Elemento di scrittura, in sostanza pittografica, in cui però la figura non significa più l’oggetto rappresentato ma semplicemente il suono del suo nome: il f. può costituire perciò un momento di trapasso [...] dalla pittografia alla scrittura verbale, sillabica o anche alfabetica ...
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In informatica, sigla di MPEG audio layer-3, usata per indicare una tecnica standardizzata di codifica-decodifica e compressione del suono digitalizzato, allo scopo di ottenere una drastica riduzione del [...] numero di bit (di ca. 12 volte) necessario per codificare un brano musicale senza alterarne in modo sensibile la qualità. L'uso di MP3, standardizzato nel 1991, ha rivoluzionato nel corso degli anni Novanta ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...