tautosillabico In linguistica, si dice di suono (vocale o consonante) che appartiene a una stessa sillaba rispetto a uno o più altri suoni considerati; si contrappone a eterosillabico. ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] il tempo di riverberazione. Un primo passo avanti fu proprio la definizione di tempo di riverberazione come il tempo che un suono impiega, dopo il suo spegnimento, per ridursi a un milionesimo del suo valore iniziale, cioè per decrescere di 60 dB di ...
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Errore involontario consistente nel sostituire un suono o scrivere una lettera invece di un’altra, nella fusione di due o più parole in una sola, nell’omissione di una parola, nel pronunciare o scrivere [...] un nome invece di un altro ecc. (secondo S. Freud e la psicanalisi, tali errori sarebbero spesso dovuti a motivi inconsci che rivelano un impulso in contrasto con ciò che si sarebbe voluto dire o scrivere) ...
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sonante In linguistica, si dice di suono capace di costituire da sé una sillaba, contrariamente a quanto accade per la consonante. Sono quindi s. le vocali e altri suoni quali le nasali e liquide in funzione [...] vocalica, per es. -n nell’ingl. Johnson o -r- nello sloveno Trst. In alcuni sistemi di traslitterazione e di trascrizione fonetica sono indicate da un puntino sotto la lettera (per es. ṇ, ṛ) ...
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infrasuono
infrasuòno [Comp. di infra- e suono "sotto il suono"] [MCC] Denomin. di onde elastiche nell'aria la cui frequenza è minore di 20 Hz, limite inferiore convenzionale del campo di udibilità, [...] e che quindi non danno luogo a sensazioni auditive; più in generale, denomin. di onde elastiche (sia longitudinali come quelle sonore, sia trasversali) la cui frequenza sia minore del limite anzidetto. ...
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ipersuono
ipersuòno [Comp. di iper- e suono] [ACS] Ultrasuono, o, più in generale, onda elastica, di frequenza partic. alta, convenz. maggiore di 109 Hz. ...
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Associazione di due vocali con valore monosillabico. Normalmente una delle due vocali è, secondo la terminologia della linguistica indoeuropea, una "sonante", cioè una vocale a forte articolazione che può avere anche valore di consonante, come i e u. In conseguenza si considerano come dittonghi nella lingua indoeuropea (v.) comune anche er, el, en, em. La pronuncia delle due vocali di un dittongo non ...
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vox
Alfonso Maierù
Designa propriamente il suono articolato che l'uomo emette per mezzo delle corde vocali. Nella costituzione del linguaggio, v. è l'elemento sensibile assunto come veicolo di un elemento [...] . 3, 1-5) e l'asina di Balaam (Num. 22, 28-30) secondo D. mossero organa sua, gli strumenti di emissione dei suoni, sotto l'azione rispettivamente del diavolo e dell'angelo, sic ut vox inde resultav[er]it distincta tanquam vera locutio, in modo, cioè ...
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TRITTONGO
Il trittongo (dal greco trìphthongos ‘suono triplo’) è un gruppo di tre vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Nell’incontro di tre suoni vocalici all’interno di una sola sillaba, [...] due di essi diventano ➔semivocali o ➔semiconsonanti.
•Una semiconsonante + una vocale + una semivocale:
– -iei, -iai,-ioi
miei
scambiai
– -uai, -uei,-uoi
guai
suoi
• Due semiconsonanti + una vocale:
–
-iuo
aiuola.
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...