BUSTINI, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Roma il 24 dic. 1876 da Saturno e da Caterina Gessari. Studiò al liceo musicale di S. Cecilia dove fu allievo di G. Sgambati per il pianoforte, di S. Falchi [...] non impedì al B. di svolgere anche un'intensa attività di concertista, sia come solista sia come pianista del Quartetto romano; suonò pure in duo con celebri solisti quali P. Sarasate, H. Becker, J. Joachim, E. Ysaye, D. Popper, P. Casals, in ...
Leggi Tutto
FERRARI, Domenico
Dario Ascarelli
Fratello del violoncellista Carlo, nacque a Piacenza nel 1722. Tra i migliori allievi di G. Tartini, secondo solo, come vuole la tradizione, a P. Nardini, il F. si [...] . Di particolare interesse una delle 36 sonate per violino e basso (Op. 1, n. 5), nella quale si riscontra l'uso dei suoni armonici.
Nel 1780 venne ucciso a Parigi, alla vigilia di un viaggio che doveva portarlo a Londra, per mano, sostiene il Burney ...
Leggi Tutto
CUCCOLI, Arturo
Giuseppe Radole
Nacque a Bologna il 17 luglio 1869 da Petronio e Carolina Orsoni.
A soli sei anni apprese dal fratello maggiore Egidio le prime nozioni musicali e fu avviato al violoncello. [...] del teatro di Trieste, dove giunse nel 1893. Ma trovò ancora il modo di andare in Germania ed in Russia e di suonare nel trio Nachtigall di Varsavia.
A Trieste, il C., oltre ad essere ricercato come insegnante, venne chiamato a far parte prima del ...
Leggi Tutto
DREI, Francesco Luigi
Rodolfo Baroncini
Nacque a Siena il 1° sett. 1738 da Pietro di Giov. Francesco e da Matilde di Feliciano Filippi; questi dati, desunti dal Registro battezzati dell'Archivio di [...] ". In seguito fu allievo del celebre P. Nardini dal quale, stando al Morrocchi (1886), apprese una particolare maestria nel suonare gli adagio. Tranne qualche spostamento a Livorno e forse a Lucca, il D. operò prevalentemente a Siena. Le prime tracce ...
Leggi Tutto
BAROZZI, Angelo
Gianfranco Spiazzi
Patriarca di Grado dall'agosto del 1207 al giugno del 1237; in precedenza era stato pievano di San Giovanni di Rialto e cappellano di San Marco. Nel 1213 ottenne da [...] Benedetto di Padova. Ma nel 1234 sorsero altri screzi poiché il vescovo di Castello si rifiutava di accogliere col suono delle campagne il ritorno del patriarca da Grado e di nominarlo durante la benedizione del cero pasquale, secondo delle antiche ...
Leggi Tutto
CACCINI, Giulio, detto anche Giulio Romano
Cesare Casellato
Per mancanza di documenti probanti, i pareri degli studiosi sul luogo e la data di nascita del C. si dividono quasi equamente a proporre due [...] et altri filosofi, che affermarono la musica altro non essere che la favella e il ritmo e, per ultimo, il suono" (Avviso ai lettori, nelle Nuove musiche);su queste convinzioni egli costruì la sua poetica del "nuovo stile".
Il Prunières rinveniva ...
Leggi Tutto
ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] Requiem tedesco di Brahms. Nell’estate 1958, spinto da Eleazar de Carvalho, che di passaggio a Milano lo aveva ascoltato suonare al Conservatorio un concerto di Mozart diretto dal padre, si recò negli Stati Uniti per seguire il corso tenuto dal ...
Leggi Tutto
BERBERIAN, Cathy (Catherine) Anahid
Angela Ida De Benedictis
Nicola Scaldaferri
Primogenita di Yervant e Louise Sudbeazian, nacque il 4 luglio 1925 ad Attleboro, nel Massachusetts.
Gli esordi
I genitori, [...] e dall’esperienza che li provoca» (Berberian, in Symphonia, 1993, p. 12).
Per Aria, Cage fece ricorso a parole e suoni di cinque lingue conosciute da Berberian (armeno, russo, italiano, francese, inglese), e a differenti stili, dal jazz al canto ...
Leggi Tutto
RAVIZZA, Giuliano
Gabriele Moroni
Nacque a Pavia l’8 maggio 1926, secondo di due figli (dopo Carla, nata nel 1923) di Gilio e di Maria Milani. I genitori si erano sposati nel 1922. Il nonno paterno, [...] lezione di piano dal maestro Guido Farina, docente al Conservatorio di Milano. In seguito imparò a suonare la fisarmonica, la chitarra e la batteria. Suonò con il famoso direttore d'orchestra Gorni Kramer e con molti complessi in voga a quei tempi ...
Leggi Tutto
LANA TERZI, Francesco
Cesare Preti
Nacque il 10 dic. 1631 a Brescia da Ghirardo e da Bianca Martinengo, entrambi di famiglia patrizia. Fu battezzato tre giorni dopo nella chiesa di S. Giovanni Evangelista [...] dei maggiori fenomeni della meccanica, dell'attrazione elettrica e magnetica, della fisica dei solidi, dei fluidi e del suono - al tempo noti - compaiano le descrizioni di una serie di invenzioni (termoscopi, igrometri, orologi, una macchina per la ...
Leggi Tutto
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...