Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] detti diacritici (distintivi), cioè «espedienti grafici» (Patota 20072: 42) che permettono l’identificazione, nello scritto, di un certo suono.
Le sequenze gl e gn indicano in rari casi non digrammi, ma nessi biconsonantici: gl a inizio di parola ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] standard nelle lingue romanze. Ad es., la parola ruina, impronunciabile per i latini, si attesterà in italiano come rovina per epentesi del suono [v], così come in francese l’epentesi di [t] in a -[t]- il interrompe il difficile iato [aˈi].
Diverso è ...
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In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o [...] dal punto di vista fonetico, si rivela però alquanto estraneo alla psicologia del bambino, al quale il semplice suono, fuori dalla realtà della parola, risulta un’astrazione di difficile apprendimento. Più frequente applicazione trova un metodo misto ...
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In linguistica, con riferimento al sistema lessicale di una lingua determinata, sono dette o. parole di etimo e significato diversi, che hanno il medesimo suono (omofone) o la medesima grafia (omografe): [...] e omografe.
L’omonimia è causa frequente d’innovazione nel linguaggio: quando, per effetto dell’evoluzione dei suoni, due parole diverse suonano allo stesso modo, possono nascere confusioni nella lingua parlata, e si tende molte volte a rimediarvi ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] sono definite aghoṣa, 'consonanti sorde', mentre le rimanenti sono chiamate ghoṣavat, 'consonanti sonore'.
Il varṇasamāmnāya, 'catalogo di fonemi', del Ṛgvedaprātiśākhya comprende i seguenti suoni:
a ā ṛ ṝ i ī u ū e o ai au k kh g gh ṅ c ch j jh ñ ṭ ...
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Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] kh. Negli alfabeti della Magna Grecia X era usata con il valore proprio della lettera Ξ (csi), indicando la sequenza di suoni ks, e con questo valore l’accolsero nel loro alfabeto i Romani. La forma della lettera si è conservata senza modificazioni ...
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D (eufonica)
Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), [...] evitando la sequenza di due vocali consecutive.
In realtà, l’effetto di cacofonia (ovvero ‘suono sgradevole’) si verifica soltanto quando c’è una sequenza di due vocali uguali. Per questo, nell’italiano contemporaneo – specie in quello scritto – è ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] per ragioni etimologiche.
Secondo la terminologia dei grammatici greco-latini, consonanti m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] un segmento fonico-acustico non suscettibile di ulteriore segmentazione in unità dotate di capacità distintiva (cioè capaci di differenziare due unità d’ordine più complesso). I f. di una lingua si individuano ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] pa e ba (Eimas et al., 1971). Cosa ancora più importante, essi furono in grado di dimostrare che i bambini sentono questi suoni in modo categoriale. Per illustrare questo punto, si provi a mettere una mano sulla gola e l'altra (con il dito indice ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...