Cembalaro e liutaio (Padova 1655 - Firenze 1732). Cercando di rendere possibile e agevole nel clavicembalo la graduazione del suono, sostituì ai saltarelli a becco di penna i saltarelli a martello, i quali [...] condussero alla trasformazione del clavicembalo in "clavicembalo col piano e col forte", cioè nell'odierno pianoforte. La priorità dell'invenzione del C. (1709; annunciata nel 1711) è stata impugnata da ...
Leggi Tutto
VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] musicale con le parole Piano e forte, con Gaspare Zanetti, autore del più vecchio metodo conosciuto: Il scolaro per imparare a suonare di violino (Milano 1645), e con G.B. Bononcini, che nel 1677 pubblicò Ariette, Correnti e Gighe per due violini, in ...
Leggi Tutto
Trombonista (Vernon, Texas, 1905 - New Orleans 1964); dopo il suo primo ingaggio con l'orchestra di Terry Shand (1920), suonò con varie orchestre, facendosi notare con Ben Pollack (1928-32). Fu poi con [...] P. Whiteman e con L. Armstrong. Perfezionò la tecnica del trombone ed è considerato uno dei grandi maestri di questo strumento ...
Leggi Tutto
Dispositivo che viene applicato a strumenti musicali a corda, a fiato e a percussione, per diminuire l’intensità del suono. È costituito, negli strumenti ad arco, per lo più da un piccolo bidente di legno [...] o d’avorio, ma anche metallico e d’altre forme, che, collocato sul ponticello, ne attutisce le vibrazioni trasmesse al piano armonico; negli strumenti a fiato, da un cono di cartone o di legno forato all’estremità ...
Leggi Tutto
Musica, grammatica della
Luisa Curinga
La teoria e la scrittura della musica
La musica, cioè il sistema per organizzare suoni e silenzi secondo strutture articolate, ha, come ogni linguaggio, una propria [...] indicano l’innalzamento di un semitono o di un tono sono rispettivamente il diesis e il doppio diesis, mentre quelli che abbassano il suono di un semitono o di un tono sono il bemolle e il doppio bemolle. Il segno che indica il ritorno di una nota ...
Leggi Tutto
Musicista italiano (n. Palermo 1947); prevalentemente autodidatta, propugna una tecnica basata su un'animazione timbrica e una trasformazione del suono pur utilizzando strumenti tradizionali. È stato direttore [...] artistico del Comunale di Bologna e ha insegnato composizione nei conservatori di Milano, Perugia e Firenze. Tra le sue composizioni giovanili sono da ricordare la Sonata per due pianoforti (1966) e il ...
Leggi Tutto
Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria [...] nel tempo il ritmo (ricerca di una simmetria o asimmetria nello sviluppo diacronico del discorso sonoro). La qualità del suono e l’elemento temporale vivono quindi una sorta di rapporto di reciproca dipendenza per lo meno nella fase della ideazione ...
Leggi Tutto
Canto caratterizzato da perfetta educazione della voce, rispetto alle varie esigenze musicali, allo scopo di preservare la bellezza del suono. Mezzi per raggiungere tale fine sono l’emissione sempre morbida [...] dei suoni, l’omogeneità dei registri, l’agilità nei vocalizzi, la capacità di rinforzare o stemperare una nota ecc.
Periodo, scuola, stile del b. si dicono per eccellenza quelli della pratica virtuosistica italiana dei sec. 17°, 18° fino ai primi ...
Leggi Tutto
Compositore (Nancy 1910 - Les Milles, Bocche del Rodano, 1995). Dopo avere studiato a Parigi, ove per qualche tempo fu tecnico del suono presso l'RTF, nel 1942 fondò lo Studio d'essai di musica registrata [...] concrète, cui collaborarono O. Messiaen, P. Boulez e K. Stockhausen. Inventore del phonogène, uno strumento che trasporta i suoni in tutti i registri, compose l'opera sperimentale Orphée in collaborazione con P. Henry (1953), musica strumentale e per ...
Leggi Tutto
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...