schizzare /ski'ts:are/ [voce di origine onomatopeica]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [di sostanza liquida, uscire fuori improvvisamente e con forza: lo spumante è schizzato fuori dalla bottiglia] ≈ (tosc.) [...] sbuzzare, sprizzare, zampillare. ↓ fuoriuscire, riversarsi, versarsi. 2. (estens., fam.) a. [tirarsi su d'impeto: al suono della sveglia sono schizzato fuori dal letto] ≈ balzare, guizzare, saltare, scattare. b. [andare via di scatto, d'improvviso: ...
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posa /'pɔsa/ s. f. [der. di posare]. - 1. (lett.) [momento di stasi che interrompe la continuità di un'attività, spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.: non avere, non dare, non trovare p.] [...] ≈ deposito, (non com.) fondaccio, fondiglio, fondo, (non com.) posata, posatura, residuo, sedimento, [di vino] feccia, [di olio] morchia, [di sostanze chimiche] precipitato. 7. (mus.) [interruzione temporanea del canto o del suono] ≈ fermata, pausa. ...
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riecheggiare [der. di echeggiare, col pref. ri-] (io riechéggio, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [echeggiare di nuovo, rimandare il suono] ≈ risuonare. ↑ rimbombare. 2. (fig.) [di opera d'arte, testo [...] letterario e sim., essere pervaso da motivi di altre opere: versi in cui riecheggiano ricordi foscoliani] ≈ echeggiare, riprendere. ↑ citare (ø). ■ v. tr. [rendere l'eco: i monti riecheggiano lo scroscio ...
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tocco² s. m. [der. di toccare] (pl. -chi). - 1. [il toccare: un t. di bacchetta magica] ≈ tastata, tasto, toccata. ‖ palpata, pressione. 2. a. (artist.) [modo di adoperare la matita, il pennello e sim., [...] . 3. (estens.) a. [singolo atto del battere su qualcosa: si sentirono due t. all'uscio] ≈ colpo. b. (fam.) [attacco di apoplessia: gli è venuto un t.] ≈ attacco, (fam.) botta, colpo, crisi. c. [suono emesso da una campana] ≈ rintocco, (lett.) scocco. ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...