Suono
Per circa tre decenni a partire dall'invenzione del cinema, i film non contenevano alcun s. sincronizzato preregistrato. Nonostante ciò, raramente essi erano muti, dal momento che durante la proiezione [...] . Questo sistema riusciva ad avere quindi cinque canali di s., ognuno in grado di riprodurre 2¹⁶=65.536 livelli di suono. I cinque canali risultanti venivano destinati rispettivamente uno al centro dello schermo, due a ognuno dei due lati, il quarto ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico (Winchester, Indiana, 1914 - Los Angeles, California, 2005); nel 1933 tecnico del suono e aiuto montatore alla RKO, nel 1939 capo montaggio (montò tra l'altro Citizen Kane, Quarto [...] potere, 1941, e The magnificent Amberson, L'orgoglio degli Amberson, 1942, di O. Welles), esordì nella regia nel 1944, ma l'affermazione gli venne dalla regia di The set-up (Stasera ho vinto anch'io, 1949). ...
Leggi Tutto
Sincronismo e asincronismo
Daniele Dottorini
Per sincronismo nel cinema si intende tecnicamente la corrispondenza ‒ temporale o logica ‒ tra l'immagine e il suono, frutto appunto dell'insieme delle [...] in fase di ripresa, sia aggiunta in fase di postproduzione. Si iniziò a parlare del problema del sincronismo tra immagine e suono anche dal punto di vista teorico a partire dalla nascita e dallo sviluppo del cinema sonoro (v. muto e sonoro), evento ...
Leggi Tutto
Chion, Michel
Rinaldo Censi
Teorico del cinema e musicista francese, nato a Créteil (Val-de-Marne) il 16 gennaio 1947. Noto soprattutto per le sue riflessioni sul suono, si è affermato come studioso [...] off" (emanato da una sorgente invisibile, situata in un altro tempo e luogo rispetto a ciò che l'immagine mostra), "suono in" (emanato da una sorgente situata nel tempo e nel luogo dell'immagine). A partire dalla definizione di queste tre zone (un ...
Leggi Tutto
Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] sono in senso stretto dei contrari (a meno di non voler interpretare l'aggettivo muto in senso lato come privo di suoni, e quindi silenzioso): è il caso dell'italiano, ma anche dello spagnolo (mudo/sonoro), del tedesco (Stummfilm/Tonfilm) e del russo ...
Leggi Tutto
La parte audio di un film, composta da parola (dialogo), rumori (effetti sonori), musica e ottenuta tramite impressione di segnali luminosi su un lato della pellicola cinematografica che, letti da un apposito [...] A.L. Satie, S.S. Prokofe´v. Nel 1926 la presentazione di un nuovo procedimento chiamato vitaphone – che prevedeva che il suono fosse registrato su un disco e sincronizzato con il proiettore – fu un vero e proprio trionfo, così che l’anno successivo ...
Leggi Tutto
Moi, un noir
Vincent Pinel
(Francia 1957-59, 1959, colore, 70m); regia: Jean Rouch; produzione: Pierre Braunberger per Films de la Pléiade; fotografia: Jean Rouch; montaggio: Marie-Josèphe Yoyotte, [...] e io lo devo seguire, a qualsiasi costo. Le riprese le faccio da solo, mentre un amico africano mi segue con un registratore. Il suono registrato è inutilizzabile così com'è, ma serve a fare in modo che l'attore possa ria-scoltare quel che ha detto ...
Leggi Tutto
Ecce bombo
Stefano Todini
(Italia 1977, 1978, colore, 100m); regia: Nanni Moretti; produzione: Mario Gallo per Filmalpha/Alphabeta; sceneggiatura: Nanni Moretti; fotografia: Giuseppe Pinori; montaggio: [...] Enzo Meniconi; suono: Franco Borni; scenografia: Massimo Razzi; costumi: Lina Nerli Taviani, Fabrizia Magnini; musica: Franco Piersanti.
Michele si aggira sul set di un film indipendente, modesto e velleitario, dal titolo I metalmeccanici hanno pochi ...
Leggi Tutto
Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] provenendo da una fonte di emissione fissa, è indipendente dall'immagine; tuttavia lo spettatore è spinto a ricercare la provenienza dei suoni e dunque a motivarne la presenza sulla base dell'immagine. Di qui l'idea che il c. sia un'arte "ventriloqua ...
Leggi Tutto
De Seta, Vittorio
Mario Sesti
Regista cinematografico, nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Documentarista innovatore nell'uso del colore, nell'abolizione quasi totale della voce fuori campo e soprattutto [...] nell'utilizzo del suono in presa diretta, in un'epoca in cui il cinema italiano praticava quasi esclusivamente la postsincronizzazione. Nei suoi film ha dimostrato un'acuta e analitica capacità di osservazione e un senso rigoroso della composizione ...
Leggi Tutto
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...