Amarcord
Giacomo Manzoli
(Italia/Francia 1973, colore, 127m); regia: Federico Fellini; produzione: Franco Cristaldi per FC/PECF; sceneggiatura: Federico Fellini, Tonino Guerra; fotografia: Giuseppe [...] Amarcord non è tanto l'espressione romagnola di 'mi ricordo', quanto un segno cabalistico, una parola scelta per il suo suono curioso fra altre ipotesi altrettanto plausibili come Il borgo o, addirittura, Viva l'Italia. Per lui il film è innanzitutto ...
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Rosenman, Leonard
Nicola Campogrande
Compositore statunitense, nato a New York il 7 settembre 1924. Attratto dai postulati artistici della seconda scuola viennese, ha sempre mantenuto fede ai dettami [...] Rebel without a cause (1955; Gioventù bruciata), il cui commento musicale unisce all'esperienza di East of Eden un suono direttamente ispirato al cool jazz di quegli anni. La sua carriera cinematografica proseguì con discreta intensità fino alla metà ...
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Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] senza dubbio, si annida un apice fenomenologico: "L'astanza a cui può aspirare il cinema tramite la fotografia (e il suono registrato) può apparire allora un misto di teatro, di racconto e di pittura, e il suo specifico sarà di rendersi intraducibile ...
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IDHEC
Serafino Murri
Sigla dell'Institut des Hautes Études Cinématographiques, fondato nel 1943 e promosso da un gruppo di professionisti e intellettuali coordinati dal regista Marcel L'Herbier. L'I., [...] e dell'audiovisivo attraverso un programma didattico modellato su quello dell'I., ampliandone però le specializzazioni, che prevedono attualmente specifici diplomi in sceneggiatura, regia, fotografia, suono, scenografia, montaggio e produzione. ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] viscerali e sensuali.
In Salomè (1972), B. continuò a sperimentare tecniche particolari di ripresa e di utilizzo del suono, in una sovrapposizione vocale e musicale, usando, con la collaborazione dello scultore e scenografo Gino Marotta, un materiale ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] di un timido nei confronti di una ragazza abbordata invece da un corteggiatore più intraprendente, ambientato in riva al mare al suono di un organetto) che inviò alla preselezione dei Gruppi universitari fascisti (GUF) di Genova per le candidature di ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] (ma il rilievo vale per l'intera concezione formalista del cinema) la possibilità di comprendere l'introduzione del suono e del colore come l'apporto di nuovi elementi costruttivi e non come un semplice perfezionamento dell'adeguatezza riproduttiva ...
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Blackmail
Geoff Brown
(GB 1929, Blackmail, bianco e nero, 96m); regia: Alfred Hitchcock; produzione: John Maxwell per British International Pictures; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Charles [...] vera e propria. Alcuni effetti sonori sono tipici dell'epoca: Cyril Ritchard, nella parte dell'infido artista, che canta e suona il piano nel suo studio con la disinvoltura di un Noel Coward; John Longden che soppesa ponderosamente le proprie battute ...
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Jutkevič, Sergej Iosifovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 28 dicembre 1904 e morto a Mosca il 23 aprile 1985. Attivo sin dall'epoca del muto, attraversò in [...] e a Leningrado.
Con l'avvento del sonoro, Ju. sperimentò in Zlatye gory (1931, Montagne d'oro) una forma di sincronismo tra suono e immagine con la quale non seguì i dettami del naturalismo, preferendo un uso espressivo della parola e della musica. A ...
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Studien 1-14
Carlo Montanaro
Studie 1 ‒ Tanzende Linien (Germania 1929, bianco e nero, 4m); regia: Oskar Fischinger; musica: anonimo. Studie 2 ‒ Tanzende Linien (Germania 1930, bianco e nero, 2m); regia: [...] , è straordinaria la sincronia con cui questi segni, che tendono addirittura graficamente a identificarsi nella qualità del suono, si accompagnano alla musica. Il successo di queste sperimentazioni fu apprezzabile anche tra il pubblico dell'epoca ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...