BELLO
L’aggettivo qualificativo bello presenta forme diverse per il singolare e il plurale maschili, a seconda della parola che segue. La scelta tra le varie forme del singolare (bello, bell’ con ➔elisione [...] dei begli occhi.
Dubbi
Davanti a parole di origine straniera che cominciano con h, ci si regola a seconda del suono che ha la lettera nella pronuncia italiana (in questi casi, per essere sicuri, è opportuno consultare il vocabolario).
• Quando l ...
Leggi Tutto
Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] oggi in uso: R. La forma della minuscola dell’alfabeto stampato è quella della r corsiva e semionciale.
Il suono costantemente rappresentato in italiano dalla lettera r è quello della consonante vibrante ‹r›, così chiamata per avere come elemento ...
Leggi Tutto
Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca delle genti di stirpe sannitica (Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi), i dialetti di Sabini, Equi, Ernici, Volsci, [...] interno della famiglia indoeuropea, il gruppo o. si caratterizza per i seguenti tratti: nella fonetica, la tendenza a restringere la pronuncia di ē tonico in un suono rappresentato in osco con í o íí, e in umbro con e, ei e quella di ō tonico o in un ...
Leggi Tutto
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale [...] ‹ü› e chiamato poi digamma per la sua somiglianza a una gamma (Γ) raddoppiato, scomparve dall’alfabeto greco insieme al suono corrispondente; la sua variante grafica ς (➔ stigma) rimase tuttavia per indicare il numero 6. Nell’alfabeto latino la forma ...
Leggi Tutto
Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] ) la distinzione è solo facoltativa e per la e del tutto atona perde ogni valore: la e atona italiana ha un suono uniforme, piuttosto chiuso, con qualche non grande differenza da posizione a posizione, sicché, per es., le e di sellato (der. di ...
Leggi Tutto
I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] per /ʃ/ è compresa tra 2000 e 4000 Hz. Oltre alla distribuzione, anche l’intensità del rumore fricativo concorre a differenziare i suoni sibilanti da quelli non sibilanti. Da un lato si collocano /p/ /f/ e /θ/, le fricative meno intense, dall’altro ...
Leggi Tutto
Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso [...] nella determinazione delle latitudini.
Fisica
In acustica, l’a. o acutezza di un suono è uno dei suoi caratteri distintivi, individuato dalla frequenza (➔ suono).
Linguistica
In fonetica, fattore della pronuncia dei fonemi vocalici. Il suo variare ...
Leggi Tutto
Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] grande p., intervallo tra il secondo tono e il primo tono del ciclo cardiaco successivo.
Musica
Cessazione temporanea del suono. La p. può cadere in qualunque momento della composizione musicale e avere diversa importanza a seconda della sua durata ...
Leggi Tutto
Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] t, k nella stessa posizione, è pronunciata per lo più come sorda lene: l’s, per es., di buonasera, naso, viso, prende un suono intermedio tra quello sordo e quello sonoro, ma la pronuncia un po’ più o un po’ meno sonorizzata non ha conseguenze nella ...
Leggi Tutto
stenotipia Sistema e tecnica di abbreviazione della scrittura a macchina, che può essere applicata sia con lettere alfabetiche sia con segni stenografici. Le possibilità delle tastiere odierne di connettersi [...] basa sul principio delle ‘coppie fonetiche’, per cui molti tasti singoli o accompagnati da un asterisco sono usati per indicare due consonanti di suono simile: per es., S per S e per Z, T per T e per D ecc. La tastiera della macchina Stenograph, di ...
Leggi Tutto
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...