CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] da tutti i lati. Non era un umanista dotato di cultura letteraria, come il suo brillante rivale Aleandro, ma lo superò in chiarezza e coerenza sul piano politico. Il suo senso pratico determinò anche il suo atteggiamento nei confronti della "Riforma ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] . Tra questi erano taluni degli uomini che lo assistevano più da vicino nella sua attività. G.B. De Luca superò l'opposizione presentata dal cardinale P. Ottoboni; le altre nomine riguardarono il maestro di Camera Antonio Pignatelli, il governatore ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] parrocchie. Inoltre il cardinale vicario G. Savelli emanò un importante provvedimento che regolava la vita dei preti (Edictum super reformatione cleri Urbis). In qualità di "riformatore", a partire da ottobre Ormaneto si occupò anche di dare seguito ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] nelle politiche del 1987, raccogliendo alla Camera il 34% dei consensi, mentre il Pci crollava a meno del 27% e il Psi superava il 15%, il miglior risultato di questo partito dal 1958. L’opera di erosione dei consensi stava dunque riuscendo a Craxi ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] , a cura di G. Bonola, M. Ranchetti, Torino 1997.
110 Cfr. i materiali raccolti in Chiese nella società. Verso un superamento della Cristianità, Torino 1980, con gli scritti, tra altri, di G. Alberigo e G. Miccoli; quindi quelli del Convegno su Forme ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] politici – l’età della politica e del potere, l’età della Chiesa potente e machiavellica – con una nuova capace di superare conflitti e coazioni dell’età presente per dar vita a una società basata sull’amore e la fratellanza universale quale era ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] 13-15 nella valle del Colosseo e lungo via Labicana, di 12-20 m sull’intero tracciato di via Nazionale, fino a superare i 20 m in corrispondenza della Stazione Termini, della Città universitaria e in qualche altro sito. Gran parte di questi casi più ...
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supero1
sùpero1 agg. [dal lat. supĕrus, der. di super «sopra»]. – 1. letter. Superiore, posto in alto: mare s., presso i Latini (mare superum), il mare Adriatico (e mare inferum il Tirreno); dèi s., nella mitologia pagana, gli dèi celesti,...
supero2
sùpero2 s. m. [der. di superare (deverbale a suffisso zero)]. – Ciò che sopravanza, sovrappiù, eccedenza: il s. di una produzione; se resta ancora qualcosa, tutto il s. può essere assegnato alle [azioni] ordinarie (Einaudi); acqua...