CATTANEO, Carlo
Michelangelo De Maria
Nacque a San Giorgio Piacentino il 31 ott. 1911 da Giovanni Battista e da Giulia Sforza Fogliani. A Roma frequentò il liceo classico e l'università, dove si laureò [...] era molto insoddisfacente a causa delle ipotesi troppo restrittive su cui si basava (compressione normale e approssimazione delle superfici mediante paraboloidi): il C., introducendo ipotesi più generali e più realistiche da un punto di vista fisico ...
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LUNETTI, Tommaso
Valerio Da Gai
Nacque a Firenze nel "popolo" di S. Maria del Campo il 10 genn. 1490 da Stefano e da Ginevra, figlia di Bartolomeo, fratello dei miniatori Gherardo e Monte di Giovanni [...] è la maniera di Lorenzo di Credi, del quale il L., secondo Vasari, seppe imitare la nitidezza nella resa delle superfici, levigate e plasticamente evidenziate mediante un uso diffuso della luce. Dal maestro riprese anche l'estrema cura nei dettagli ...
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VAJ, Andrea Benedetto
Iacopo Benincampi
VAJ, Andrea Benedetto. – Non sono note le sue origini e nemmeno i suoi natali. Presumibilmente lombardo, se non proveniente direttamente dall’entroterra milanese [...] adibito a ospedale. Al capomastro venne affidato l’onere di tale rinnovamento, che si concretizzò in una rimodulazione delle superfici e in un ampliamento dell’edificio che, ritratto in un secondo momento dal figlio Michelangelo (Veduta dell’interno ...
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BORTOLUZZI, Pietro (dal 1898 circa Pieretto Bianco, per non essere confuso col suo omonimo Millo Bortoluzzi, pure pittore)
Anna Barricelli
Figlio di Ferdinando e di Francesca Podgornik, nacque a Trieste [...] Dotato di una straordinaria resistenza al lavoro, il B. non si limitava a dare i bozzetti, ma copriva personalmente le grandi superfici, cercando, nelle scene, di esprimere la musica attraverso zone di colore unico, e vari gradi di luminosità. Eseguì ...
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CANEVAZZI, Silvio
Enrico Ferri
Nato a Saliceto San Giuliano (Modena) il 16 marzo 1852 da Alessandro e Carolina Bertolani, s'iscrisse nel 1868 alla facoltà di matematica dell'università di Modena. Alla [...] forze devono essere uguali alle risultanti delle azioni esercitate dalle rimanenti molecole del corpo attraverso le stesse superfici elementari. Il C. suppose poi il corpo diviso in elementi infinitesimi parallelepipedi o tetraedrici e, applicando i ...
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BRANDIMARTI, Benedetto
Isa Belli Barsali
Pittore, figlio di Brandimarte, se ne ignorano la data di nascita (presumibilmente intorno al 1562)e quella di morte. Il Martini lo dice allievo di Agostino [...] esclude la possibilità di una derivazione parmigianinesca (secondo il Trenta avrebbe soggiornato da giovane a Bologna) per le mosse e sfrangiate superfici.
Nel 1598 il B. era di nuovo a Lucca, dove il 17 agosto comprava alcune stanze in contrada di S ...
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BAGLIONI, Bartolomeo, detto Baccio d'Agnolo
Luciano Berti
Nacque a Firenze il 19 maggio 1462. Già il padre (Agnolo) esercitava l'arte del legnaiolo, e fu in questo settore che Baccio dapprima si specializzò [...] , contribuì a fissare un modello per il palazzo nobile fiorentino della prima metà del Cinquecento: piani a superfici lisce e con sensibile sviluppo verticale, segnati da cornici marcapiano su cui poggiano, fittamente affiancate, finestre centinate ...
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LOSCHI, Bernardino
Barbara Corradi
Figlio del pittore parmense Iacopo d'Ilario e di Lucrezia De' Grossi, nacque probabilmente a Parma, in data non nota che va collocata intorno al 1460. Entro l'inizio [...] civico di Carpi), caratterizzato da una certa arcaicità d'insieme e da una ricca resa pittorica impreziosita dalla presenza di ampie superfici a pastiglia dorata. A queste due Natività se ne accosta una terza, la Natività e i ss. Girolamo e Giovanni ...
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PALMERINI, Pierantonio
Alessandro Nesi
PALMERINI, Pierantonio. – Nacque quasi certamente a Urbino verso l’anno 1500 da Battista di Palmerino di Matteo e da una donna di nome Mita, della quale non si [...] imprecisabile, sintetizzano al meglio gli effetti dell’apprendistato del Palmerini presso Viti e Genga, alternando le ampie superfici cromatiche chiare e scabre tipiche del primo al chiaroscuro più netto e plastico peculiare del secondo. A conferma ...
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PLANTERY, Gian Giacomo
Bruno Signorelli
PLANTERY, Gian Giacomo (Giovanni Giacomo Gerolamo). – Nacque a Torino nel 1680, da Giovanni Giacomo e da Giovanna Maria. La famiglia Plantery proveniva da Briga [...] religiosa. L’edificio è a pianta esagonale con «tre lati contrapposti ed uniti tra di loro a mezzo di due superfici curve» (ibid.). Le finestre aperte nella cupola e nel cupolino illuminano ampiamente l’aula, creando un ambiente di grande suggestione ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine augusto Sovra i tiepidi s. in cerchio...