Nel "giornale d'arte applicata" «L'artista moderno» (1918) un saggista scriveva a proposito di un progetto di rifacimento della veste architettonica della città eterna: «Cosicché la Roma futurissima dovrà essere tutta nuova ma apparire tutta vecchia ...
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Di regola, gli aggettivi che indicano di per sé valori propri del superlativoassoluto non possono essere graduati al superlativo (assoluto o, come nel caso proposto, relativo). Magnifico indica certamente [...] un valore elativo.Va tuttavia segnalato che ...
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A rigor di logica, dovrebbe bastare l'intensificazione del grado positivo dell'aggettivo: veramente bello. Va detto, però, che, in mancanza di contesto, non si può decidere se il veramente, accanto a bello [...] o al superlativo bellissimo, sia usato come ...
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superlativo
agg. [dal lat. tardo superlativus, der. di superferre «portare in alto», part. pass. superlatus]. – 1. Altissimo, sommo, eminente: tutte queste qualità egli le possiede in grado s.; è di una bellezza, di una bontà s.; è furbo in...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo grado senza riferimento a un termine...
Parte del discorso che definisce una qualia. Formalmente l'aggettivo ha comune col nome (v.) il tipo di flessione, se ne distingue per la "mozione", cioè per la capacità di assumere indifferentemente suffissi e desinenze maschili, femminili...