PAPIROLOGIA
Medea NORSA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
. Questo vocabolo, sorto da poco più di trent'anni, è usato impropriamente a indicare la più recente tra le discipline ausiliari dell'antichità classica, [...] antichità classica e delle varie discipline che ne fanno parte: letteratura, diritto, storia politica, economica, culturale, religione, superstizione, ecc. Quando in un dato campo i nuovi contributi portati dalla papirologia sono tanto copiosi da non ...
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Psiche
Simona Argentieri
Il sostantivo psiche è desueto e rimanda a una remota classicità o a contesti accademici, ma le parole che contengono nella radice il riferimento alla p., come psicologia, psicoanalisi, [...] sostanziosa del corpo. È dunque intesa come qualcosa di impalpabile, ma che conserva una traccia di materialità. Una suggestiva superstizione, sopravvissuta fino ai nostri giorni, dice infatti che dopo la morte il cadavere perde 21 grammi: il peso ...
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. Il Lago d'Averno (A. T., 27-28-29), di natura craterica, si trova in Campania, nei Campi Flegrei. a circa 2 m. sul livello del mare. Ha forma press'a poco ovale e occupa una superficie di kmq. 0,55 (massima [...] ridotti a coltura, ma prima occupati da un'inaccessibile selva di alti alberi, che ombravano il golfo e favorivano la superstizione. Favoleggiavano ancora quei del paese che anche gli uccelli, i quali in alto vi passavano a volo, precipitassero nell ...
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PURGATORIO
Enrico ROSA
Luigi GIAMBENE
. Secondo la dottrina cattolica, è un luogo o stato di espiazione e pena temporanea, in cui le anime dei giusti, morti nello stato di grazia ma non ancora mondi [...] né alla pietà; non divulgare cose incerte o inverosimili, e molto più evitare tutto ciò che sa di curiosità, di superstizione o d'interesse, come occasione d'inciampo o di scandalo ai fedeli.
Questa dottrina, corrispondente ai sentimenti più alti ...
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Espressione attenuata a cui si ricorre in luogo dell'espressione usuale per riguardi religiosi ovvero sociali. (Eufemia era chiamato dai Greci il silenzio sacro che durante i sacrifizî l'officiante proclamava, [...] 'Angola si chiama il leone "signore", e lo stesso nome è applicato dai Malesi alla tigre. È diffusa tra i cacciatori la superstizione che se gli animali di cui essi vanno in caccia sono chiamati col loro vero nome, la caccia sia infruttuosa: di qui ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] È da chiedersi se il Sarpi in quest'epoca non rivelasse già quel peculiare sentire religioso, fatto di insofferenza per «la superstizione et ipocrisia» e per le manifestazioni devozionali che riteneva inutili, di cui il Micanzio parla in un brano che ...
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ROYARD, Arnaldo
Amalia Galdi
– Originario di Lisle-sur-Drone nel Périgord (Dipartimento della Dordogne, Sud-Ovest della Francia), è ignota la sua data di nascita (ultimo quarto del XIII secolo).
È probabile [...] a valutare se alcune pratiche di magia nera e di invocazioni di spiriti fossero da considerare eretiche o frutto di mera superstizione (Boureau, 2004, pp. 91-101; Iribarren, 2007, pp. 39 s.).
Questa attiva collaborazione con il Papato favorì la sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I secoli XIII-XIV manifestano in pieno le contraddizioni relative al potere delle [...] identifica la donna, impura ministra di idolatria, come l’oggetto privilegiato del demonio, avviando un fatale passaggio da superstizione a eresia. La credenza circa le attività delle streghe non sono più considerate, come nei secoli precedenti ...
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CALVO, Edoardo Ignazio
Alberto Postigliola
Nato a Torino il 13 ott. 1773, da Carlo e da Giulia Antonia Bottacchio, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Cinzano, dove il padre esercitava la professione [...] queste opere è quello di educare il popolo, rendendolo cosciente della sua credulità dovuta all'ignoranza e alla superstizione. Particolarmente chiaro quest'intento risulta nella seconda di esse, ispirata dalle sanguinose imprese delle bande armate ...
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COLONNA, Niccolò
Luisa Bertoni
Figlio di Ferdinando, principe di Stigliano, e di Luigia Caracciolo di Santo Buono, nacque a Napoli il 15 luglio del 1730; il fratello Marcantonio divenne viceré di Sicilia [...] , i rapporti tra Madrid e la S. Sede erano tornati normali.
Carlo III, pur essendo religioso fino a rasentare la superstizione, fu, durante tutto il suo governo, il tipico rappresentante del regalismo. Ciò che colpisce maggiormente il C. è il fasto ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...