PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] 1789-90, e il trattatello Della pubblica felicità oggetto de’ buoni Principi (1749). Se la critica del devozionalismo e della superstizione, e l’appello per una più intensa cura d’anime scevra da interferenze romane, costituirono una delle basi della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] ciascun livello:
è la frode più pericolosa di tutte, perché è lei […] a indebolire la religione, a generare e rafforzare le superstizioni, a tener viva l’idolatria, a distruggere la prudenza, a insozzare i costumi, a infamare il cielo, a rendere gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'ascesa della Chiesa di Roma
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il consolidarsi progressivo degli apparati ecclesiastici [...] della loro epoca.
S. Mazzarino, L’Impero romano, Bari - Roma, Laterza, 1956
Giorgio Jossa
Il Cristianesimo come superstizione
Il Cristianesimo antico. Dalle origini al Concilio di Nicea
[…] Governatore del Ponto e della Bitinia, Plinio scrive a ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] che "la irreligione fa passi da gigante nella gente più culta, nel tempo che la Religione nel popolo è quasi alla superstizione" (Garampi 293, E 149: lettera del 17 dic. 1767) e accusava la stessa Curia romana di indebolire la sua posizione trattando ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] , 32). Se in un primo tempo vigilò soprattutto contro gli scritti filocuriali e i libercoli atti a fomentare la superstizione popolare, come almanacchi e lunari, lo scoppio della Rivoluzione francese sparse ben presto l'allarme tra i governi italiani ...
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STEFANONI, Luigi
Elena Papadia
– Nacque a Milano il 19 febbraio 1841 da Alessandro e da Maria Colombo.
Fu rapito fin da giovanissimo dalla fede mazziniana e ancora adolescente partì volontario al seguito [...] .
Nel frattempo, la vena poligrafa di Stefanoni si dimostrava inesauribile. Sono di quegli anni la Storia critica della superstizione (I-II, Milano 1869) e il Dizionario filosofico (I-II, Milano 1873-1875), nonché alcuni romanzi di ispirazione ...
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Condorcet, Marie-Jean-Antoine-Nicolas Caritat, marchese di
Filosofo, scienziato, uomo politico francese (Ribemont 1743 - Bourg-la-Reine 1794). Studioso di matematica, pubblicò nel 1765 un Essai sur le [...] epoche, le quali costituiscono le tappe di un processo di emancipazione umana dal dispotismo, dall’errore e dalla superstizione dovuto al progresso delle conoscenze. Più che allo sviluppo passato, realizzatosi con ritmo sempre più accelerato nel ...
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Storico (Putney, Surrey, 1737 - Londra 1794). Figlio di un'agiata famiglia, frequentò il Magdalen College di Oxford. Dopo la sua conversione al cattolicesimo, completò i suoi studî a Losanna sotto la tutela [...] degli enciclopedisti e condividendo molte delle loro convinzioni quali la fede nella ragione umana, il deismo, l'odio per la superstizione, l'intolleranza e la crudeltà. Egli riunì nella sua opera storica due metodi di scriver la storia che fino ad ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] . Ricorre allora al concetto dell'entusiasmo religioso, anelante a libertà anche politica, distinguendolo dalla superstizione, fautrice della tirannide clericale (Essay of superstition and enthusiasm, 1741), introducendo così nella storiografia ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] spettacolo, e diventano significativi per il fatto stesso di non essere come la maggior parte degli altri spettacoli. Una dura superstizione induce molti a pensare che ciò che più rimane sia anche ciò che più vale. Attorno alle enclaves, vi sono ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...