Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] le anime dei morti (sepolti) sulla tetra palude di Acheronte. Gli antichi (Greci, Etruschi, Romani) ponevano, per radicata superstizione popolare, nelle tombe, dopo le esequie, l'obolo per il traghetto del fiume infernale. Una tradizione figurativa e ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] o epoca culturale cui lo si riferiva. Così J.E. Lehmann ne ha limitato il significato alle pratiche fondate sulla ‘superstizione’, intendendo per questa ogni credenza messa al bando dalla cultura (religiosa e scientifica) di una società. H.-P.-E ...
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VEPSI
Arthur HABERLANDT
Carlo TAGLIAVINI
Gruppo di Finni occidentali, che conta circa 26.000 individui, ed è un avanzo dei Ciudi stanziati sul Lago Onega. Non si distinguono quasi più per abitudini, [...] il terreno, l'allevamento del bestiame è cospicuo: è però consumata poca carne e quella della lepre evitata per superstizione. La vita domestica e familiare ha organizzazione patriarcale, i riti nuziali e funebri si sono conservati. Si celebrano ...
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proiezione
In psicoanalisi, meccanismo di difesa (➔) per il quale il soggetto attribuisce ad altri sentimenti, desideri, aspetti propri che rifiuta di riconoscere in sé stesso; è processo simmetrico [...] primitivo ed è specifico dei disturbi paranoidi (➔ paranoia), ma può presentarsi anche nel pensiero comune sotto forma di superstizione. Descritta per la prima volta da Sigmund Freud in Nuove osservazioni sulle neuropsicosi da difesa (1896), la p ...
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LEWISOHN, Ludwig
Salvatore Rosati
Scrittore, nato a Berlino il 30 maggio 1883, immigrato negli Stati Uniti nel 1890. Collaboratore di riviste (1905-10), fu istruttore di tedesco all'università del Wisconsin [...] indicato per origine, cultura e orientamento, ha effettivamente contribuito in modo sostanziale a quella liberazione da superstizione e pregiudizî borghesi, di cui lo spirito americano aveva grande bisogno quando egli iniziò la sua attività ...
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Arya samaj
Società fondata nel 1875 a Rajkot (oggi in Gujarat) da Swami Dayananda Saraswati allo scopo di ricondurre l’induismo contemporaneo all’osservanza dei Veda in quanto ricettacolo infallibile [...] tutte le altre, nonché per lo spiccato atteggiamento antimusulmano e anticristiano. Alla condanna di ogni forma di ritualismo, superstizione, idolatria e ineguaglianza fra gli uomini, l’A.s. accompagnò un programma di intervento nel sociale (soccorso ...
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LE GOFFIC, Charles
Poeta e scrittore francese, nato il 14 luglio 1863 a Lannion (Bretagna), dove morì il 12 febbraio 1932.
Con l'anima della sua Bretagna egli ha misurato la sua tenue, aggraziata e mesta [...] terra natale e le sue grandi passioni si esplicano con ampio respiro: Le crucifié de Kéraliès (1892), il dramma della superstizione e del misticismo popolare; Passé l'amour (1895), rifatto in La double confession (1909), vita bretone sotto l'Impero e ...
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ODONTOIATRIA (dal gr. ὀδούς "dente" e ἰατρεία "cura")
Arturo Beretta
Dal fatto che i resti dell'uomo preistorico mostrano già sicure tracce di carie dentaria, di affezioni paradentali, di osteomielite [...] .
Come per tutta la medicina, anche per le malattie dei denti, queste pratiche primitive si confondono con la superstizione e il pregiudizio, ma poi, col progredire della civiltà, mostrano uno sviluppo di nozioni rudimentali empiriche medico ...
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Tradizionista e rimatore egiziano, nato ad Abūṣīr (donde il nome d'origine al-Būṣīrī) e vissuto nel sec. XIII. La sua fama, diffusissima nel mondo musulmano, è dovuta soprattutto a una sua poesia in lode [...] gli gettò sulle spalle il suo mantello. Nessuno speciale merito letterario, ma semplici ragioni di pietà religiosa e di superstizione determinarono la gran fortuna della al-Burdah, e le fruttarono l'onore di numerosi commenti e traduzioni, anche in ...
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LAMIA
Demone malvagio delle credenze popolari greche, di cui si riteneva che come un vampiro succhiasse il sangue e divorasse il cuore delle persone cui si attaccava. Di orribile aspetto, abita in boschi [...] figli, e resa poi deforme dall'orrore, andrebbe da allora cercando di uccidere i bambini altrui. Ridotta nell'età classica a spauracchio per bimbi, le sue credenze ebbero una reviviscenza nella ridiffusa superstizione della fine del mondo antico. ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...