Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo il gothic revival del primo Settecento, Il castello di Otranto di Horace Walpole [...] di Vathek
Il romanzo di Lewis, anch’egli parlamentare whig, è ambientato nella Spagna del Cinquecento e unisce superstizione cattolica, omicidio, stupro, incesto, Inquisizione, patti con il diavolo e un certo faustismo.
Il pubblico risponde con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento libertino difende il libero pensiero e critica la religione, intesa come [...] attorno agli Incogniti e al Loredano si devono ricordare soprattutto Rocco, Santacroce, Brusoni, Tarabotti e Scotti.
Ateismo, superstizione religiosa
L’autonomia della natura conduce i libertini a giustificare le passioni umane, ma anche a negare la ...
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SCAGLIA, Desiderio
Vincenzo Lavenia
– Stando ad alcune biografie antiche, fu battezzato a Brescia nella chiesa di S. Clemente il 26 settembre 1568 con il nome di Giovanni Battista ed era figlio di un [...] ).
Scaglia fu tra i prelati che seguirono le indagini sul complotto, come in passato aveva fatto per un grave caso di superstizione del 1619 (Fontana, 1666, p. 39); e del resto fino alla morte, quale commissario e poi cardinale del S. Uffizio (dal ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] di amici e conoscenti degni di fede. Senza entrare nel merito di queste narrazioni fantastiche, frutto di secolari superstizioni ancora vive nell'Italia quattrocentesca anche al livello colto - si pensi soltanto al Bracciolini o al Pontano -, tanto ...
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Il partito come giudizio e come pregiudizio
Michele Prospero
Il saggio Il partito come giudizio e come pregiudizio (pubblicato sull’«Unità» il 6 aprile 1912 e poi raccolto nel volume di Laterza Cultura [...] da quest’ultimo, prodotto estraneo alla vitale opera dello spirito. Accanto all’irrazionalismo decadentistico, il socialismo e la sua «superstizione pel partito» (p. 220) appaiono come l’ostacolo a una coscienza italiana moderna. Oltre che sul piano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia politica moderna è incentrata sul rapporto tra potere statale (eliminazione [...] intolleranza, non comprende solo la Chiesa e la religione istituzionale ma, più in generale, ogni forma di fanatismo, di superstizione, di prevaricazione del potere politico e giudiziario. L’azione di Voltaire non si limita all’ambito teorico, ma si ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] pure pubblicato in Torino un lavoro col quale tentava di apparire meno inviso ai rivoluzionari scagliandosi contro la superstizione, L'uomo filosofo dell'anonimo monregalese (da questo pseudonimo forse le leggenda della sua nascita a Mondovì). Ormai ...
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BRUTO, Gian Michele
Domenico Caccamo
Nato a Venezia nel 1517, apparteneva a un'antica famiglia veneziana dell'ordine dei cittadini, già segnalatasi nelle lettere. Intorno al 1540 si recò a Padova, dove [...] . Un gruppo di studiosi, stretti da vincoli d'amicizia e di cultura, aveva sentito il bisogno di attaccare la falsa superstizione delle comete. La prefazione del B. corrisponde a un interesse morale più che strettamente scientifico: il saggio non ha ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Carlo
Carlo Capra
Nacque a Bologna il 12 sett. 1755 dal conte Niccolò e dalla contessa Virginia Ippolita Salviati. Discendente di una nota famiglia bolognese, assurta al rango [...] i lumi si diramassero, ovunque, e si potesse togliere dall'animo de' villici quei principi pregiudicati che la superstizione "l'ignoranza nudrifican nel loro seno", è accompagnata da significative riserve: "Non ho però mancato di riflettere il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Indagatore indefesso di ogni campo dello scibile, medico, matematico e astrologo, Girolamo [...] l’astrologia non è una scienza dotata di certezza e rigore assoluti, per Cardano tuttavia essa non è nemmeno mera superstizione; è un’arte congetturale, che si limita a formulare ipotesi probabili su eventi futuri sulla base degli influssi dei corpi ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...