Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] schierato nel campo del paganesimo, anche Manaresi individuò quale movente principale della scelta di campo di Costantino la «superstizione» di un soldato già assuefatto alla monolatria.
Pur mettendo in discussione la tesi del tradimento della parola ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] incolte, Bacon rispondeva che la filosofia naturale era, dopo la parola di Dio, la medicina più sicura contro la superstizione e, al tempo stesso, il più sicuro nutrimento della fede.
Anche Boyle, in Some considerations touching the usefulness of ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] sono connessi con gli avvenimenti familiari del matrimonio, delle nascite e delle morti, coi riti religiosi, con le superstizioni e credenze soprannaturali, infine con l'abbellimento degli strumenti del lavoro più cari, e con gli arredi della casa ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] , le saghe testimoniali o favolose, un numeroso gruppo concerne esseri soprannaturali ed è in stretta relazione con la superstizione popolare. Tra tali esseri, meritano di esser citati prima di tutto i troll (gnomi o abitatori demoniaci dei ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] creatura. Dolcissime le ninnenanne, e in genere le cure di cui la donna sarda circonda i figli, anche se ispirate dalla superstizione: per difendere il piccino da una quantità d'insidie e di malanni, si ricorre agli amuleti e agli scongiuri, mentre ...
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L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] tedesca, Milano 1910, p. 289). Altri riti dell'acqua si connettono con le ordalie (v.). Senza dubbio per un residuo di superstizione pagana un duca longobardo del sec. VII fu sepolto in Cividale con accanto il vaso d'acqua che all'atto dello ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] riuscirono a espugnare Siracusa, e quando v'era ancora una speranza di salvezza col ritorno della flotta in patria, la superstizione di Nicia ritardò la partenza, onde la flotta e l'esercito ateniese subirono un immane disastro. Nemmeno quando Sparta ...
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Stato dell'Europa settentrionale, situato allo sbocco del Mar Baltico.
Sommario: Geografia: Delimitazioni e confini (p. 297); Coste (p. 297); Geologia e morfologia (p. 297); Clima (p. 298); Idrografia [...] pietre, ridotti dal tempo a cumuli erbosi che venivano adoperati come seggi dagli spettatori, quelli stessi circoli che la superstizione popolare designava come luoghi di danza degli elfi e di ritrovo delle streghe.
Bibl.: H. Feilberg, Dansk Bondeliv ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] di forze inafferrabili, che li spinge non tanto a una religiosità di rivelazione e di fiducia, quanto a una superstizione diffidente. Tanto diffidente da non voler nemmeno precisare il nome della divinità protettrice della loro città, né se fosse ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] questo carattere la sua fede fu così alta, ferma e pura, immune da qualunque forma più o meno larvata di superstizione, debolezza, piccineria, da tutte le ambiguità e insidie così spesso latenti nella fede, non soltanto del volgo. E appunto perché ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...