Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] maiale, il cammello, la lepre e l'irace sono impuri? Secondo Douglas, non si tratta di sopravvivenze di arcane superstizioni (come voleva Smith), né di misure igieniche o di rappresentazioni allegoriche dei vizi e delle virtù. Gli esseri interdetti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di pensatori inglesi attivi all’università di Cambridge nel periodo tra le due [...] Comuni. La filosofia senza religione è sterile, ma è anche vero che la religione senza la filosofia si riduce a superstizione. Queste idee avvicinano le posizioni dei platonici di Cambridge a quelle dei “teologi della chiesa bassa” – l’arcivescovo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'invenzione della magia in Grecia
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La magia può essere considerata un’invenzione greca [...] Considerata per lungo tempo come una forma di pensiero primitivo e irrazionale, la magia è stata assimilata alla superstizione e contrapposta alla religione, oltre che alla scienza: concepita in questi termini, la categoria di "magia" appare tuttavia ...
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BURGIO, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Giarratana Ceretani (Ragusa) il 2 apr. 1674 da nobile famiglia, vestì l'abito della Compagnia di Gesù il 28 giugno 1691, dopo aver trascorso l'adolescenza [...] ingeniorum moderatione, ove tale voto era qualificato per la prima volta come "sanguinario" e accusato di fanatica superstizione, sosteneva con un linguaggio molto moderato (tale abilità fu riconosciuta dallo stesso Muratori che definiva il B. "molto ...
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Il cibarsi di carne umana. Gli scrittori antichi avevano già raccolto notizia di tale usanza fra alcuni popoli lontani: Erodoto (IV, 18, 106; VI, 26) per l'Asia interna, Strabone (XV, 710) per l'India, [...] mangiava crudo. Il resto del corpo avvolto in foglie di ti veniva arrostito o infornato, quindi fatto a pezzi.
La superstizione nasce dall'idea, comunissima tra le genti di rango inferiore, di poter trasferire nel vivo le qualità fisiche o morali del ...
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È uno dei più antichi e suggestivi scritti dell'antichità cristiana, "la cosa più scintillante che sia stata scritta in greco dai cristiani" (Norden). Più che un'apologia vera e propria può considerarsi [...] a vile il mondo, sfidino la morte, non reputino dei quelli che sono ritenuti tali dagli Elleni, né rispettino la superstizione giudaica; quale vincolo di affetto li leghi vicendevolmente e per quale ragione infine un simile nuovo genere di uomini e ...
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SALAMANDRA (dal gr. σαλαμάνδρα; lat. sc. Salamandra Laur.; fr. salamandre; sp. salamandra; ingl. salamander; ted. Erdmolch)
Edoardo ZAVATTARI
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Genere di Anfibî urodeli della famiglia Salamandridae, [...] a questo anfibio notizie leggendarie di cui la più nota era la facoltà della salamandra di spegnere il fuoco.
La superstizione, giunta anche agli Arabi, si perpetuò nel Medioevo, e la salamandra fu identificata con lo spirito elementare del fuoco ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] sé "alcuna solidità, né è degna del nome di scienzia o di arte, ma più tosto di fallacia umana e superstizione diabolica". La polemica antiastrologica è così dura che il domenicano Tommaso Buoninsegni, nel dare alle stampe, nel tardo Cinquecento, la ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] della magia? Maffei non s'era limitato a negare l'esistenza delle streghe; aveva attaccato ogni forma di superstizione, senza curarsi se, demolendo il soprannaturale, avrebbe potuto essere accusato d'eresia, inficiando la battaglia che si stava ...
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CAPECE ZURLO (Zurolo), Giovanni Antonio
Raffaele Barometro
Nacque nei primi anni del sec. XVIII, a Napoli, in una delle più importanti famiglie del patriziato napoletano, iscritta fin da antica data [...] di ciò, sosteneva che l'autorità ecclesiastica era riuscita a limitare la sovranità civile solo grazie alla "stupidezza, o superstizione dei popoli, unite alla somma diligenza ed accortezza degli ecclesiastici".
Il C. ebbe un ruolo di primo piano ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...