ERBA, Carlo
Silvana Casmirri
Nacque a Vigevano (odierna prov. di Pavia) il 17 ott. 1811 da Francesco Antonio e da Caterina Brasca, primo di cinque figli maschi. Il padre, speziale, gestiva a Milano [...] fu interessata da un radicale processo di trasformazione, che la emancipò dall'alchimia, dal semplicismo e dalla superstizione che ancora alla fine del Settecento la caratterizzavano. I progressi delle altre scienze, tra cui fondamentale la ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] ; 30 anni dopo, negli Annali d’Italia, lodò Luigi XIV per la revoca dell’editto di Nantes. Condannò con forza le superstizioni e tra queste indicava il voto sanguinario, che lo trascinò in polemiche assai accese per il resto della vita: non negava il ...
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OLIVIER POLI, Gioacchino Maria
Vladimiro Sperber
OLIVIER (Olivieri) POLI, Gioacchino Maria (Mario). – Nacque a Molfetta (Bari) nel 1771. Sono noti solo i cognomi dei genitori: Olivieri e Poli. Successivamente [...] -fisica dell’eruzione del Vesuvio avvenuta a dì 15 giugno 1794 («commenta con distacco, quasi infastidito, le scene di superstizione a lungo susseguitesi e preferisce puntare sulla dimensione fisica dell’evento», De Francesco, 1997, p. 940). L’anno ...
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MONTERENZI, Giulio
Stefano Tabacchi
MONTERENZI, Giulio. – Nacque a Bologna, da Innocenzo e da Elena Razzari, nel 1560. Apparteneva a una famiglia patrizia di legisti, resa illustre da suo nonno Annibale, [...] VIII lo inviò a Bitonto per indagare su un processo che coinvolgeva alcune donne, arrestate per spergiuro, superstizione e diffamazione nell’ambito di un’indagine per presunta stregoneria. Coerentemente con gli indirizzi affermatisi nella prassi del ...
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ERCOLANO da Piegaro
Rosamaria Dessi
Nacque a Piegaro (presso Perugia), probabilmente verso la fine del sec. XIV; della sua infanzia e prima formazione non si hanno notizie. Entrò tra i frati minori [...] Liber de institutis è un'opera polemica nei riguardi di Bernardino da Siena, accusato di aver propagato l'idolatria e la superstizione, incitando alla devozione del trigramma del nome di Gesù. Se le notizie del Biglia sono vere, E. predicò a Perugia ...
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FRANCESCO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 16 genn. 1836 da Ferdinando II e da Maria Cristina di Savoia, che morì pochi giorni dopo il parto, crebbe in buona armonia [...] , oltre che dal padre, F. derivò un profondo attaccamento alla religione, sconfinante spesso nella bigotteria e nella superstizione.
Circondato da un ambiente moralmente e intellettualmente angusto, crebbe privo di esperienze, insicuro di sé, ligio ...
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BURGIO, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Giarratana Ceretani (Ragusa) il 2 apr. 1674 da nobile famiglia, vestì l'abito della Compagnia di Gesù il 28 giugno 1691, dopo aver trascorso l'adolescenza [...] ingeniorum moderatione, ove tale voto era qualificato per la prima volta come "sanguinario" e accusato di fanatica superstizione, sosteneva con un linguaggio molto moderato (tale abilità fu riconosciuta dallo stesso Muratori che definiva il B. "molto ...
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CAPECE ZURLO (Zurolo), Giovanni Antonio
Raffaele Barometro
Nacque nei primi anni del sec. XVIII, a Napoli, in una delle più importanti famiglie del patriziato napoletano, iscritta fin da antica data [...] di ciò, sosteneva che l'autorità ecclesiastica era riuscita a limitare la sovranità civile solo grazie alla "stupidezza, o superstizione dei popoli, unite alla somma diligenza ed accortezza degli ecclesiastici".
Il C. ebbe un ruolo di primo piano ...
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CATTANI DA DIACCETO, Francesco (Franciscus Cathaneus, Cataneus, Diacetius)
Agnese Fantozzi
Di nobile famiglia toscana (nota anche sotto il nome di Ghiacceto), originaria di Diacceto nel Valdarno superiore, [...] , Firenze 1560; Discorso dell’autorità del papa sopra il Concilio, Padova 1562; L’Essamerone, Firenze 1563; Discorso sopra la superstizione dell’arte magica..., Firenze 1567; La prima parte della vita e fatti del N. S. Giesù Christo, Firenze 1568 ...
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LABERIO, Ambrogio Giuseppe
Riccardo Ferrante
Nacque a Genova l'8 maggio 1742 da Giovanni Battista di Giovanni Bernardo e da Maria Livia, di cui non si conosce il casato. Giovanni Battista era un giureconsulto [...] , G.-M.-A. Brune, consultato il Direttorio francese, definì i membri delle assemblee "nemici della libertà" e "partigiani della superstizione": tra essi vi era il L., del quale il 31 agosto il Consiglio dei sessanta "accettò" le dimissioni.
Dopo la ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...