DINI, Giuseppe
Adriana Boidi Sassone
Figlio di Baldassarre, legnaiolo, nacque a Novara nel settembre 1820.
Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, risulta premiato ai concorsi semestrali di scultura [...] , n. 226).
Fra le figure a soggetto allegorico è da segnalare La Scienza dissipa le tenebre dell'ignoranza e della superstizione coll'istruzione dei popoli, una "idea e proprietà del comm. Borelli, statua gittata in alabastro grande al vero" (Catal ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] pure pubblicato in Torino un lavoro col quale tentava di apparire meno inviso ai rivoluzionari scagliandosi contro la superstizione, L'uomo filosofo dell'anonimo monregalese (da questo pseudonimo forse le leggenda della sua nascita a Mondovì). Ormai ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] 'immagine, ha suggerito il riferimento a F. Goya - e il più "giacobino" Il Tempo e la Verità levano la maschera alla Superstizione (Roma, Gabinetto nazionale dei disegni e delle stampe).
Nel 1796 il G. si recò a Jesi per decorare la volta del teatro ...
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ELDRADO (Eldradus, Elderadus, Helderadus, Hylderadus, Hildradus, Aldradus, Oldradus), santo
Renata Crotti Pasi
Provenzale di origine e di famiglia nobile ("ex Gallicana patria, que dicitur Provincia, [...] di eresia mossa al vescovo torinese, anche con l'orientamento prevalente in Francia dove una vera e propria superstizione popolare tendeva a trasformare in idolatria il culto legittimo delle immagini sacre, distaccandosi dalla linea ortodossa fissata ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] quattro arti; il 24 aprile riceve la dote della fidanzata del figlio, Cecilia Rainieri; il 6 marzo 1449, in un processo per superstizione, viene citata una sua tavola con S. Sebastiano (tra i dipinti più tardi è appunto un S. Sebastiano già a Venezia ...
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FILOTESIO, Nicola (Cola dell'Amatrice)
Roberto Cannatà
Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un [...] dell'Antico Testamento da porre in relazione alla Passione di Cristo. Non mancano indicazioni terapeutiche, a metà tra magia e superstizione, versi poetici, massime e proverbi a sfondo morale.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite ... (1568), a cura di G ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] ) le severe critiche alla non residenza dei vescovi, allo sfarzo dei prelati, all'ignoranza dei clero, alla superstizione del popolo fomentata dagli Ordini mendicanti, alla corruzione dei monasteri femminili, all'abbandono della predicazione da parte ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...