FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] strumento per indurre gli uomini all'adempimento dei propri doveri.
La lotta del F. all'ignoranza e alla superstizione si radicava in una cultura antiscolastica ispirata alla tradizione dei maurini e dei moralisti francesi, ma anche al razionalismo ...
Leggi Tutto
GHERI (Ghieri, Gieri), Cosimo
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia il 1° ag. 1513 dal matrimonio di Evangelista di Baronto con Piera di Lorenzo Grifoni, contratto il 9 giugno 1512.
Non sembra possibile [...] evangelica, residente in diocesi, impegnato nelle opere assistenziali e caritative, nella lotta contro l'empietà e la superstizione e particolarmente attento all'educazione dei giovani.
Ancora nel giugno 1534 Florimonte inviava al G. l'"ordine dell ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] . Questo gruppo lottò contemporaneamente con grande energia e abilità contro la tradizione scolastica, l'ignoranza e la superstizione, ispirandosi ai Maurini, a Muratori e al regalismo tanucciano. Ebbero come organo gli Opuscoli di autori siciliani ...
Leggi Tutto
BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] chiamavano i seguaci di tal metodo) provocarono gli attacchi ironici di B., che vedeva nell'esicasmo una grossolana superstizione, i cui seguaci designò con lo sprezzante appellativo di ??? (umbilicanimi). Ma la controversia ben presto si allargò sul ...
Leggi Tutto
GALATEO, Girolamo
Alessandro Pastore
Nato a Venezia attorno al 1490, entrò nell'Ordine dei francescani conventuali all'interno del quale trascorse un periodo dedicato allo studio - avrebbe conseguito [...] di rispettarne il potere. Esplicito è invece il discorso sulle immagini sacre: non dovrebbero essere oggetto di culto per gli atti di superstizione che ne derivano e per l'erronea opinione che tele, tavole, muri, pilastri e sassi siano di per sé in ...
Leggi Tutto
FRANCICA NAVA, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Catania il 23 luglio 1846 da Giovanni, barone di Bondifè, e da Caterina Guttadauro dei principi di Reburdone. Entrambi i genitori appartenevano a [...] in campo liturgico, settore nel quale la tradizione ereditata dal passato aveva conservato elementi di esteriorità e perfino di superstizione che egli riteneva necessario combattere: in questo la traduzione di alcune opere del Mercier e poi l'invio a ...
Leggi Tutto
CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] confini e che non è oggi possibile limitare bastando che s'impedisca solamente di far progressi maggiori". Talvolta la "superstizione", i "pregiudizj" e "la debolezza dello spirito" di un popolo accecato dalla idolatria trasformano per un solo voto ...
Leggi Tutto
BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] (ff. 94-126r) e "De invocatione Sanctorum", non a caso il più ampio (ibid., ff. 210v-266v), la condanna della superstizione e della idolatria manifesta, agli occhi del B., di certe pratiche religiose gli impone un discorso più approfondito e lo porta ...
Leggi Tutto
BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] e all'approssimarsi del ritorno di Cristo giudice avrebbero distolto i fedeli dalla fede e li avrebbero indotti alla superstizione, servendosi appunto della mendicità e della ostentata loro povertà per ingannare con false apparenze le anime semplici ...
Leggi Tutto
CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] tra l'altro, si leggeva che, per ammissione di alcuni ebrei, tutte le sventure dei loro correligionari sono causate dalla superstizione e dal fanatismo istillato dal Talmūd (cfr.Greenberg, Jews, I, p. 33).
Nel 1829, il C. compì un viaggio attraverso ...
Leggi Tutto
superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...