La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] nella rivelazione, Cavour la sentì tuttavia come una profonda forza morale che opera, se non è deformata dal dogma e dalla superstizione, per la libertà. Il 9 gennaio 1834 scriveva nel suo diario: «Noi che non abbiamo fede religiosa, bisogna che la ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] 'idea di progresso, il G. sarebbe rimasto fedele per tutta la vita, facendo della battaglia contro l'ignoranza e la superstizione il cardine intorno al quale ruotò il suo impegno di scienziato e di politico.
Nel 1848, quando giunsero le prime notizie ...
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CAMPAGNOLA, Luigi
Paolo Preto
Nacque a Verona verso la metà del secolo XVIII da famiglia dell'ordine civico, alquanto decaduta nel patrimonio; laureatosi in legge visse modestamente della sua attività [...] risultò dalle deposizioni il C. era il più audace nelle sue affermazioni: affermava che il cattolicesimo era pieno di "superstizioni" e "inganni", che non esistevano né inferno né paradiso, che solo Rousseau era colui "che aveva svegliato la mente ...
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BONAVENTURA di Benvenuto
Roberto Abbondanza
Notaio folignate, è l'autore della più antica fonte cronistica della storia della sua città. Nell'Archivio com. di Foligno (oggi nella locale Sez. di Archivio [...] 5-14); 3) conti di amministrazione domestica dal 1314 al 1337 (cc. 15-24v); 4) ricette mediche e formule di superstizione (cc. 24v-25); 5) estratti dalla cronaca di Martin Polono con qualche interpolazione riguardante s. Feliciano, patrono di Foligno ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] altre chiese, hai fatto il tuo ingresso in questa selva di animali ruggenti, in questo profondo oceano di empia superstizione, con più coraggio di quando camminasti sulle acque [cfr. Matteo 14, 30]. […]. Tu portavi nella roccaforte romana il trofeo ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] 1789-90, e il trattatello Della pubblica felicità oggetto de’ buoni Principi (1749). Se la critica del devozionalismo e della superstizione, e l’appello per una più intensa cura d’anime scevra da interferenze romane, costituirono una delle basi della ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] che "la irreligione fa passi da gigante nella gente più culta, nel tempo che la Religione nel popolo è quasi alla superstizione" (Garampi 293, E 149: lettera del 17 dic. 1767) e accusava la stessa Curia romana di indebolire la sua posizione trattando ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] , 32). Se in un primo tempo vigilò soprattutto contro gli scritti filocuriali e i libercoli atti a fomentare la superstizione popolare, come almanacchi e lunari, lo scoppio della Rivoluzione francese sparse ben presto l'allarme tra i governi italiani ...
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Voltaire
Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-ivi 1778). Arguto polemista e autore poligrafo (storiografo, divulgatore, tragediografo, poeta), «interprete per eccellenza della mentalità illuministica» [...] ), elaborato in polemica con Leibniz, e nel corso dell’accesa campagna degli anni Sessanta contro l’infâme (la superstizione, il fanatismo religioso e il dogmatismo, incarnati in specie dal cattolicesimo), maturò nel celebre Trattato sulla tolleranza ...
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Storico (Putney, Surrey, 1737 - Londra 1794). Figlio di un'agiata famiglia, frequentò il Magdalen College di Oxford. Dopo la sua conversione al cattolicesimo, completò i suoi studî a Losanna sotto la tutela [...] degli enciclopedisti e condividendo molte delle loro convinzioni quali la fede nella ragione umana, il deismo, l'odio per la superstizione, l'intolleranza e la crudeltà. Egli riunì nella sua opera storica due metodi di scriver la storia che fino ad ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...