Cohl, Émile
Lorenzo Dorelli
Nome d'arte di Émile Courtet, regista e disegnatore del cinema d'animazione e regista francese, nato a Parigi il 4 gennaio 1857 e morto a Orly il 20 gennaio 1938. Considerato [...] , che si avvale del grottesco per mettere in ridicolo usi e convenzioni del vivere sociale, anticipando alcuni motivi tipici del Surrealismo.
Nato e cresciuto a Montmartre in una famiglia di umili condizioni, scoprì ben presto la sua vocazione per il ...
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Torre Nilsson, Leopoldo
Daniele Dottorini
Regista cinematografico argentino nato a Buenos Aires il 5 maggio 1924 e morto ivi l'8 settembre 1978. Fu tra gli ispiratori della modernizzazione del cinema [...] con il cortometraggio El muro (1947), autoprodotto grazie a una vincita a carte, che denota evidenti influenze del Surrealismo cinematografico, nonché l'intenzione del giovane regista di emanciparsi dallo stile del genitore, legato al melodramma e al ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] al teatro tradizionale da lui definito "teatro gastronomico". Ma, pur utilizzando i mezzi espressivi del dadaismo e del surrealismo, Brecht ne aveva rielaborato i temi in una visione che trascende ogni presupposto di tendenza, così come dell ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] in un'operazione iconoclasta di graffiatura del negativo. Nel confronto con il cinema, Isou superava dunque l'esperienza surrealista, in virtù di un'attenzione alle proprietà specifiche del mezzo, alla sua capacità di andare, scrisse Schérer citando ...
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Artista statunitense (n. Los Angeles 1958). Protagonista con J.M. Basquiat e K. Haring di quella scena artistica newyorkese che negli anni Ottanta si lega, senza rientrarvi, al mondo dei graffiti, spesso [...] da creature zoo-antropomorfe, che, nel valore di elementi mnestici ed onirici, traducono in termini meno impegnati accenti surrealisti di matrice europea e derivano da un inconscio che lo stesso artista definisce pop. Linee espressive morbide e ...
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Jakubisko, Juraj
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Kojšov, il 30 aprile 1938. Considerato il più importante regista slovacco, l'anima surrealista-visionaria del cinema della [...] ), tratto dai fratelli Grimm, J. affidò il suo lato fiabesco a Giulietta Masina che concesse al film un'aria fellinianamente surreale (per es., i motivi del sogno a occhi aperti, del circo, la rilettura non fedele degli avvenimenti dei testi sacri ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] (1932; Affare fatto), con scenografie di un garbato realismo, ispirate alla vecchia Francia provinciale, e altre di uno spiritoso surrealismo. Analoga impostazione hanno le scene di Drôle de drame (1937; Lo strano caso del dottor Molyneaux) di Carné ...
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Artista statunitense, nato a Nyack (New York) il 24 dicembre 1903, morto a Flushing (Long Island, New York) il 29 dicembre 1972. Dal 1917 al 1921 studiò presso la Phillips Academy di Andover (Massachusetts) [...] , C. partecipa al rinnovamento dell'arte americana a partire dagli anni Trenta. Le prime esperienze dei collages vivono nell'ambito del Surrealismo, in particolare nella scia di M. Ernst. Circondato da una miriade di stampe e da un mondo di piccoli ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] mai l'interesse della critica.Il cinema degli anni Venti vide anche la presenza di film influenzati dal Dadaismo e dal Surrealismo, a partire dal cortometraggio di Man Ray del 1923 Retour à la raison. Queste opere, spesso contrastate dal pubblico e ...
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Jennings, Humphrey (propr. Frank Humphrey Sinkler)
Francesca Vatteroni
Documentarista inglese, nato a Walberswick (Suffolk) il 19 agosto 1907 e morto nell'isola di Poros (Grecia) il 24 settembre 1950. [...] e pittore W. Blake, che sarebbe restato per il regista un punto di riferimento costante. Accostatosi all'ambiente del Surrealismo, nel 1936 collaborò a organizzarne la mostra internazionale a Londra, dove espose anche alcune delle sue opere. Nel 1937 ...
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surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...