Pseudonimo (assunto nel 1937) del pittore, disegnatore e incisore Wolfgang Schultze (Berlino 1913 - Parigi 1951). Tra le figure più affascinanti della pittura del dopoguerra, influenzato inizialmente da P. [...] Klee e da surrealisti come Miró e Arp, W. arriva poi ad elaborare un tipo di immagine astratta libera da ogni preconcetta raggiungendo un alto livello professionale, e fu in contatto con l'ambiente surrealista, con H. Arp, con F. Léger, con T. van ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Gorizia 1883 - Trieste 1931). Visse ritirato esponendo di rado, ma fu in contatto, a Parigi, con gli esponenti delle moderne correnti. La sua pittura, non esente da motivi letterarî, [...] ha spunti surrealisti e metafisici e mira a suggestivi effetti di sogno. ...
Leggi Tutto
Poeta e critico d'arte francese, nato a Tours il 24 giugno 1923. Compiuti studi di matematica e filosofia, frequenta fino al 1947 a Parigi il gruppo dei Surrealisti. Nel 1953 pubblica la sua prima opera, [...] Du mouvement et de l'immobilité de Douve, seguita da Hier régnant désert (1958), Pierre écrite (1965), Dans le leurre du seuil (1975). Nel 1959 ottiene il Prix de la Nouvelle Vague per L'Improbable, saggio ...
Leggi Tutto
Pittore (Aberdeen 1915 - Provincetown, Mass., 1991). Intraprese studî di filosofia e di estetica presso la Stanford University e la Harvard University, approfondendo il suo interesse per la cultura europea [...] pittura furono l'incontro con M. Schapiro, l'amicizia con Matta e la frequentazione di artisti europei, soprattutto surrealisti, rifugiati a New York. Tra i principali esponenti dell'espressionismo astratto, M. si distinse per il particolare rigore ...
Leggi Tutto
Pittrice canadese naturalizzata statunitense (Maklin, Canada, 1912 - Taos, New Mexico, 2004). Negli Stati Uniti dal 1932, dopo aver studiato alla Columbia University, si dedicò fino al 1957 anche all'insegnamento. [...] Decantata dagli aspetti biomorfico-surrealisti, la sua ricerca si andò sempre più indirizzando verso una semplificazione geometrica che, se per alcuni aspetti (reticoli, bande, monocromia) sembra inserirsi nella corrente minimalista, se ne distacca ...
Leggi Tutto
Pittore belga (Lessins 1898 - Bruxelles 1967). Dopo brevi esperienze futuriste e cubiste, nel 1925 si unì al gruppo surrealista. A Parigi, dove rimase fino al 1930, fu amico di P. Éluard. I primi quadri [...] surrealisti di M. ricercano un effetto sconcertante con un gioco di scambî, opposizioni, combinazioni di oggetti comuni, riprodotti con estrema fedeltà naturalistica (La bagnante, 1925, Charleroi, Musée des beaux-arts; L'impero delle luci, 1954, ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...] del dada a New York, nel 1921 si trasferì a Parigi, divenendo parte della comunità artistica dada e surrealista e continuando la sua ricerca all'insegna della sperimentazione. Nel 1940 ritornò negli USA, dedicandosi prevalentemente alla pittura ...
Leggi Tutto
Pittore e scultore tedesco (Katowice 1902 - Parigi 1975). Lavorò a Berlino con G. Grosz; dal 1933, all'avvento del nazismo, si dedicò alla grafica pubblicitaria. Trasferitosi a Parigi nel 1938, intensificò [...] il contatto con gli ambienti surrealisti, che avevano accolto con entusiamo fin dal 1934 la sua prima "bambola", manichino articolato, protagonista di fotografie, pubblicate su Minotaure; una seconda versione aveva anche ispirato una serie di poesie ...
Leggi Tutto
Pittore e illustratore italiano (Oderzo 1876 - Milano 1954). Soggiornò a Monaco (1898) e collaborò alla rivista Jugend; s'impose con le illustrazioni per La secchia rapita di Tassoni (1903) e col ciclo [...] invenzioni. Nello stesso gusto dipinse quadri, acquerelli e pastelli e illustrò Baudelaire, Rimbaud, Verlaine. Invitato dai surrealisti francesi a entrare nel loro gruppo, preferì lavorare in totale solitudine. Ha eseguito disegni e studî anche per ...
Leggi Tutto
GIACOMETTI, Alberto
Emilio Villa
Scultore svizzero, nato a Stampa (Canton Ticino) nel 1901. Ha studiato alla Scuola di arti e mestieri di Ginevra e vissuto a Roma e a Parigi. Dal 1929 ha fatto parte [...] .
In realtà la sua plastica rappresenta un documento rilevante di poetica surrealista inserita in una tecnica che gli astrattisti rivendicano propria, ma che, in ogni caso, presenta i suoi mezzi sintattici impegnativi di elementi del tutto eterogenei ...
Leggi Tutto
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...
surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...