VASARELY, Victor
Pia Pascalino
Pittore, nato a Pecs (Ungheria) il 9 aprile 1908, esponente dell'arte optical.
Dopo aver svolto studi a Budapest, proseguì la sua formazione nell'ambito del Bauhaus ungherese [...] e, dal 1930, a Parigi, in rapporto diretto con i surrealisti. Il suo interesse per una nuova funzionalità sociale dell'arte lo spinge in un primo tempo a lavorare come grafico e pubblicista; solo dopo il 1944 la sua attività si svolge completamente ...
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Pittrice e scrittrice inglese (Londra 1917 - Città di Messico 2011). Nella sua giovinezza, a Londra, frequentò l'accademia aperta dal purista A. Ozenfant e incontrò, nel 1937, M. Ernst col quale si trasferì [...] a Parigi e poi a Saint-Martin-d'Ardèche. In quegli anni cominciò a dipingere quadri surrealisti e a scrivere racconti fantastici: La Maison de la peur, 1938; La dame ovale, 1939. Quando M. Ernst venne internato in un campo di concentramento, fuggì in ...
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Artista naïf francese (Charmes, Drôme, 1836 - Hauterives, Drôme, 1924). Tra il 1879 e il 1912 costruì a Hauterives, con materiali diversi (pietra, ciottoli, conchiglie, ecc.), un Palais idéal. Ricco di [...] e iscrizioni, articolato in più ambienti, l'edificio, lungo 25 m e alto 14, fu particolarmente apprezzato dai surrealisti (dal 1969 è tra i monumenti storici della Francia). Terminato il palazzo, Ch. attese all'edificazione della sua tomba ...
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Pittrice (Buenos Aires 1918 - Parigi 1996), figlia di un argentino e di una triestina, si formò a Trieste e dal 1933 si stabilì a Parigi. Con un virtuosismo stilistico fortemente legato alla pittura del [...] º (soprattutto i ferraresi e i fiamminghi) e al manierismo, la F. crea un mondo fantastico affine a quello dei surrealisti, ma con una vivezza plastica e coloristica derivata dalla pittura metafisica. Dal 1944 lavorò anche per il teatro, collaborando ...
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Pittore romeno (Pietra-Naemtz, Romania, 1903 - Parigi 1966). Nel 1930 si recò a Parigi, dove rimase fino al 1934. Dal 1934 al 1938 di nuovo a Bucarest; nel '38 era a Parigi, di dove fuggì durante l'occupazione [...] . Dal 1945 di nuovo a Parigi. Partecipò a tutte le maggiori manifestazioni ufficiali e a tutte le manifestazioni del gruppo surrealista dal 1930 al 1940, e nuovamente nel 1959. La sua pittura, di alta ed esigente qualità, si distacca dalla tecnica ...
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Scrittore e pittore belga di lingua francese (Namur 1899 - Parigi 1984), naturalizzato francese nel 1955. Nel 1920 s'imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe, interrompendo gli studî di medicina [...] poesia attraverso la lettura dei mistici e di Lautréamont. Trasferitosi a Parigi nel 1924, entrò in contatto con gli ambienti surrealisti, si legò a J. Supervielle, M. Ernst, P. Klee, e diresse la rivista Hermès (1937-39). Fin dalle prime raccolte ...
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Pittore francese (Bordeaux 1840 - Parigi 1916), considerato il maggiore rappresentante del simbolismo pittorico. La sua produzione, caratterizzata da soggetti inusuali e bizzarri legati al mondo onirico, [...] e dell'olio. Amato dai poeti simbolisti (in particolare Mallarmé), fu particolarmente apprezzato dai Nabis, e in seguito dai surrealisti.
Vita
Appassionato di scienze naturali, musica, poesia, dopo aver studiato disegno a Bordeaux, nel 1858 R. si ...
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Fotografo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1894 - New York 1985). Iniziò a fotografare nel 1912, fornendo drammatici reportage della prima guerra mondiale, ma gran parte dei negativi furono [...] ad honorem dell'accademia ungherese di fotografia. Si trasferì nel 1925 a Parigi dove si avvicinò, senza vera adesione, ai surrealisti e ai dadaisti e dove collaborò a numerose riviste e allestì mostre delle proprie opere. Nel 1936 partì per gli USA ...
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Pittore, scultore e poeta, nato a Strasburgo nel 1887. Ha studiato a Weimar e a Parigi. A Monaco, nel 1912, collaborò a Der Blaue Reiter, con V. Kandinskij; e nel 1916 a Zurigo, con Tristan Tzara e Hugo [...] contatti con Max Ernst, a Colonia, e tentò la via espressionista. Dal 1925 lo si trova a fianco dei surrealisti (esposizione alla Galerie Surréaliste, 1926); da allora vive a Parigi, in Meudon, poi a Girasse (1940) per due anni. Dal 1942 in Svizzera ...
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Pittore ceco (Praga 1919 - ivi 2000). Fece parte del gruppo surrealista RA, poi del surrealismo rivoluzionario (1947-48) e infine del circolo di K. Teige e del poeta e teorico V. Effenberger (Nymburk 1923 [...] e utilizzò il dripping, la tecnica pittorica elaborata in modo più compiuto da J. Pollock alla fine degli anni Quaranta, basata su un utilizzo dei colori sulla tela ispirato a quei processi di scrittura automatica propugnati appunto dai surrealisti. ...
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surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...
surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...