Importante istituzione museale britannica, la cui collezione è stata distribuita in quattro sedi. Presso la londinese Tate Britain (prima del 2000 Tate Gallery) è ospitata la collezione di artisti britannici [...] a Londra nel 2000, ospita invece l'arte internazionale del 20° sec. con collezioni di P. Picasso, H. Matisse, di surrealisti, di espressionisti astratti statunitensi e pop art. Le altre sedi sono a Liverpool (dedicata in partic. a forme d'arte d ...
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Tendenza artistica affermatasi negli USA negli anni 1960. Alla mostra di sculture, organizzata nel 1967 da P. Selz presso l’University art museum di Berkeley, che consacrò ufficialmente la f., parteciparono [...] , antiaccademici, all’occorrenza sgradevoli. Predilige assemblages e sculture, spesso inedite combinazioni di materiali poveri, naturali e artificiali, in una sintesi di spunti dada e surrealisti, mediati attraverso Rauschenberg e la cultura pop. ...
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Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] ).
Alla sua formazione hanno contribuito le letture di B. Spinoza, K. Marx, S. Freud, di A. Breton e degli altri surrealisti. I suoi interessi si sono incentrati nello studio della cabala, dell'alchimia, dell'arte preistorica e tribale, dell'arte e ...
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Pittore francese (Balagny, Oise, 1896 - Parigi 1987). Subì l'influsso dapprima dei cubisti, specialmente di J. Gris, e fece parte del gruppo surrealista dal 1924 (data a cui risale il quadro Les quatre [...] (tra l'altro del Don Quijote), tornato in Francia, dal 1937 fu nuovamente in stretto contatto con i surrealisti. Questa seconda fase surrealista durò fino al 1947. Dal 1942 al 1945 soggiornò negli Stati Uniti e la sua presenza fu molto importante ...
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Scultore (Decatur, Indiana, 1906 - Bennington 1965). Studiò pittura all'Art students league (1926-32) di New York ma fondamentale fu anche un'esperienza (1925) nelle officine Studebaker a South Bend che [...] a elaborare sculture in metallo dense di riferimenti simbolici: con una personale interpretazione tradusse modi e temi surrealisti in strutture calligrafiche di grande suggestione (Paesaggio del fiume Hudson 1950, New York, Whitney museum). Esponente ...
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Pittore e scrittore portoghese (São Tomé 1893 - Lisbona 1970), noto anche come Almada-Negreiros. Iniziò come grafico partecipando alla prima esposizione del Grupo de Humoristas Portugueses (1911); nel [...] , scritto nel 1925, pubbl. 1938, raccolti nei 6 voll. di Obras completas, 1970-72) convivono immagini futuriste, automatismi surrealisti e temi esistenzialisti, pur in un linguaggio che tende alla semplicità. In campo pittorico, dopo un periodo di ...
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Artista statunitense (Nyack, New York, 1903 - New York, 1972), autore di collages, assemblages, film sperimentali che rivelano una personalità complessa e originale, inseribile solo parzialmente nel movimento [...] , la danza, la fotografia. C. rimase una figura isolata, anche se ebbe modo di conoscere Duchamp, Ernst e altri artisti surrealisti, e partecipò, nel 1936, alla mostra Fantastic art, Dada and Surrealism del Museum of modern art di New York e, nel ...
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MIRÓ, Juan
Italo FALDI
Pittore, nato a Montroig presso Barcellona il 20 aprile 1893. Iniziati gli studî alla Scuola di belle arti di Barcellona nel 1907, dovette abbandonarli nel 1910 per impiegarsi [...] frequentò fino al 1915. Nel 1920 si stabilì a Parigi partecipando attivamente, dal 1925 al 1930, alle manifestazioni del gruppo surrealista. Nel 1941 lasciò Parigi per ritirarsi a Palma di Maiorca.
Le pitture iniziali del M. sono sotto l'influsso di ...
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Pittore (Parigi 1826 - ivi 1898). Spirito eclettico e raffinato, profondamente colto, fu forse il più "letterato" tra i pittori francesi dell'Ottocento. La sua pittura si ricollega alla tradizione di J.-D. [...] sensualità. Il lato fantastico della sua arte (la bellezza da idolo delle sue figure allucinanti) fu molto apprezzato dai surrealisti, in specie da A. Breton. La sua scuola, diretta (dal 1892) con grande intelligenza, fu frequentata da alcuni tra ...
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Pittore belga, nato ad Antheit presso Huy, Liegi, il 23 settembre 1897. Compiuti studi classici, si iscrive all'Académie des Beaux-Arts di Bruxelles dove segue dapprima corsi di architettura e poi di pittura [...] la mostra Minotaure al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, organizzata da E.L.T. Mesens, rimanendo colpito dalla tematica surrealista. Con R. Magritte nel 1937 entra a far parte del gruppo belga Les Compagnons de l'art che comprende espressionisti e ...
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surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...
surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...