(lat. Iceni) Antica popolazione della Britannia. Ribellatasi ai Romani sotto la guida della regina Boudicca, fu soggiogata dal legato imperiale Svetonio Paolino (60 o 61 d.C.). ...
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Con tale nome, frequente nelle iscrizioni militari romane e spesso usato dagli scrittori, specialmente Livio e Svetonio, s'indicò (sottintendendo miles) il soldato che aveva finito il servizio militare, [...] cioè un veterano, che al congedo riceveva il premio relativo detto emeritum (v. anche honesta missio). Talvolta qualche colonia prese il nome di Emerita per gli emeriti in essa stabiliti: per esempio, ...
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TERENZIO, Afro Publio (P. Terentius Afer)
Giorgio Pasquali
Poeta comico romano. Notizie biografiche, evidentemente non tutte documentarie, ci fornisce la vita di Svetonio preposta al commento cosiddetto [...] di Donato. T. nacque a Cartagine, ma non era fenicio, bensì afro, dunque probabilmente berbero. Non si sa qual caso lo portasse a Roma, servo del senatore Terenzio Lucano, il quale lo manomise. Ancora ...
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Letterato fiorentino (m. Firenze 1569). Frate, cavaliere di S. Giovanni, fu avverso ai Medici, patì l'esilio e, sotto Giulio III, la prigionia. Tradusse Svetonio, scrisse Regole, osservanze e avvertimenti [...] sopra lo scrivere correttamente la lingua toscana (1545), rime, e il poemetto Fisica (post., 1578) ...
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VOLCACIO Sedigito (Volcacius Sedigĭtus)
Cesare GIARRATANO
Fiorì tra la fine del sec. II e il principio del I a. C., poiché, come si desume da Svetonio (Vita Terentii, p. 33 R), era più vecchio di Cicerone [...] congettura incertissima del Bücheler che gli si debbano attribuire i tre senarî dell'additamentum di Donato alla vita di Terenzio scritta da Svetonio. I frammenti sono raccolti da G. Funaioli (Gramm. Rom. Fragm.) e da Morel (Fragm. Poet. Lat., p. 46 ...
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Fiorentino, cavaliere di S. Giovanni e soldato, visse nel sec. XVI. Fuoruscito come nemico del principato mediceo, tradusse Svetonio, e nel 1545 pubblicò a Napoli le sue Regole, osservanze e avvertimenti [...] sopra lo scrivere correttamente la linlingua toscana. Commentò la Canzone dell'Amore del Cavalcanti e scrisse rime, sparse in vari codici. Il suo poemetto didascalico in terza rima, Fisica, pubblicato ...
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Caposcuola dei νεώτεροι, poetae novi, quali Licinio Calvo, Furio Bibaculo, Ticida, Cinna, Catullo; era, secondo le notizie di Svetonio, originario della Gallia (senża dubbio Cisalpina); e dovette nascere [...] pochi anni dopo il 100, perché era ancor pupillo quando fu spogliato del patrimonio paterno durante le proscrizioni di Silla (82-80 a. C.) e perché fu in tempo ad ascoltare le lezioni del grammatico Vezio ...
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Filologo (Naumburg 1632 - Utrecht 1703); dedicatosi agli studî classici e umanistici sotto l'influenza di Gronovius, fu prof. di eloquenza a Utrecht (dal 1662). Curò edizioni di Lucano, Svetonio, Catullo, [...] Tibullo, Properzio, Floro e Giustino; ma la sua principale opera filologica è l'edizione delle lettere di Cicerone (6 voll., 1676-99). Assai note alcune raccolte di testi, come il Thesaurus antiquitatum ...
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ORBILIO, Pupillo, L. (L. Orbilius Pupillus)
Gino Funaioli
Filologo del primo secolo a. C., maestro d'Orazio e di Domizio Marso, uno dei clari professores di cui ci dà la biografia Svetonio nel De grammaticis. [...] Spirito aspro e mordace, ci è descritto come "plagosus" da Orazio, come maneggiatore di sferza da Domizio, e in un'opera Περιαλγής, Il tribolato, diede sfogo alle amarezze che procura l'insegnamento. Motti ...
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Figlio dell'imperatore Claudio e di Messalina, nato nel febbraio del 41 (meno probabile la data del 42, ricavata da un'espressione ambigua di Svetonio), e insignito per decreto del Senato del soprannome [...] di Britannico in memoria della vittoriosa campagna in Britannia svoltasi sotto l'impero di Claudio. La fine tragica della madre Messalina e il matrimonio di Claudio con Agrippina, con la conseguente adozione ...
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alea iacta est
‹àlea ...› (lat. «il dado è stato gettato»). – Motto, proverbiale già presso gli antichi, che si ripete tuttora nell’intraprendere un’azione irrevocabile. Secondo Svetonio l’avrebbe pronunciato Cesare al passaggio del Rubicone...
vis comica
‹vis kòmika› locuz. lat. (propr. «forza comica»). – Espressione (di origine non classica) che trae origine da una errata interpretazione di alcuni versi attribuiti a Giulio Cesare (e tramandati da Svetonio) in lode di Terenzio,...