BERTOLDO di Hohenburg
Ingeborg Walter
Apparteneva a una nobile famiglia di origine sveva, imparentata con i duchi di Svevia e di Baviera, e dal 1077 infeudata della marca settentrionale (Nordgau) bavarese. [...] nel 122-5, aveva lasciato solo pochi beni (i castelli di Hohenburg, di Rohrbach e di Nabburg, alcuni beni allodiali in Svevia e in Austria e pochi feudi della chiesa di Frisinga), a seguire l'esempio del padre che nel 1220 aveva seguito Federico II ...
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Probabilmente di nobile famiglia sveva, nacque verso l'830. Fu educato nella scuola del convento di Fulda, dove poi visse come monaco. Abate della abbazia imperiale di Reichenau (888), poi anche di quella [...] di Ellwangen, ebbe presto influenza sui Carolingi tedeschi; sì che nell'891 il re Arnolfo, di cui egli era già consigliere, lo scelse come arcivescovo di Magonza.
A. accompagnò il re in Italia in ambedue ...
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Ammiraglio
Beatrice Pasciuta
Magistratura di origine normanna, essa mutò profondamente in epoca sveva e specialmente durante la seconda parte del regno di Federico II.
Nella struttura organizzativa [...] un altro genovese, Nicola Spinola (v.), che ricoprì la carica fino alla sua morte, avvenuta nel 1241. A succedergli lo Svevo incaricò, nello stesso anno e con analoghe modalità e compenso, un suo concittadino, Ansaldo dei Mari (v.).
Le modifiche ...
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Fiere e mercati
Jean-Marie Martin
La documentazione di età normanna e sveva è scarsissima in proposito. L'evidenza più chiara è di carattere istituzionale e riguarda l'importanza del plateaticum. Questa [...] feuda quaternata (v. Feudo quaternato), baroni e conti. Era riscossa nell'ambito della baiulatio e lo restò in età sveva. Sono anche documentate esenzioni dal plateaticum: ad esempio nel 1115 la contessa Emma permise che si tenesse a Montescaglioso ...
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NICOLA DA BARI
EEdoardo D'Angelo
Il nome di N., quale scrittore d'età sveva, ci è noto da un testo contenuto nel manoscritto 642 della Biblioteca Universitaria di Erlangen (sec. XV, cc. 233-236): si [...] alla cronologia di Piero, l'operetta contenuta nel manoscritto tedesco è da collocare tra il 1238-1239 e il febbraio 1249.
In età sveva sono attestati in Bari, secondo il Codice Diplomatico Barese (I, Bari 1897, pp. 180, 182; CI, Bari 1906, p. 83; cf ...
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ORSINI, Nicola
Marco Vendittelli
ORSINI, Nicola. – Figlio di Roberto di Romano e di Sveva del Balzo, nacque probabilmente nel 1331.
Si ignora il nome della moglie, dalla quale ebbe un solo figlio, Roberto, [...] che gli premorì nel 1393.
Uomo molto pio, con una buona levatura culturale (come si ricava anche dall’ottimo livello della sua grafia), intrattenne rapporti epistolari con Coluccio Salutati e questi, nel ...
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ADELAIDE, imperatrice
Girolamo Arnaldi
Nacque presumibilmente nel 931, da Rodolfo II della casa sveva dei Guelfi, re della Borgogna transgiurana (o Alta Borgogna), e da Berta di Svevia, figlia del duca [...] , Berengario usò la maniera forte.
Il 20 apr. 951 la regina vedova fu catturata a Como (ai confini col ducato di Svevia, retto allora da Liudolfo, figlio di Ottone, e marito di Ida, sorellastra della madre di A.), seviziata e poi rinchiusa - secondo ...
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Rimatore della scuola siciliana, sec. XIII. Gentiluomo della corte sveva (con l'ufficio di falconiere nel 1240), passò poi agli Angioini. Mori fra il 1279 e il 1281. Sotto il suo nome vanno un sonetto [...] e una dozzina di canzoni; fra quelle di attribuzione sicura, una canzone amorosa lodata da Dante, e un' appassionata canzone-lamento di crociata.
Bibl.: Les poésies de Rinaldo d'Aquino... ediz. critica ...
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CAETANI, Cristoforo
Gabriella Bartolini
Nacque intorno al 1360, secondogenito di Giacomo (II) e di Sveva di Sanseverino. Fu capostipite dei Gaetani d'Aragona (denominazione assunta ufficialmente nel [...] ed ottenne da Giovanna che il C., benché secondogenito, gli succedesse nel titolo di conte di Fondi. Nello stesso tempo la madre Sveva di Sanseverino donava al C. il feudo di Piedimonte, che costituiva la sua dote; tre anni dopo il C. chiedeva alla ...
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ULRICO di Winterstetten
Bruno VIGNOLA
Poeta lirico tedesco (Minnesänger) del sec. XIII, di origine sveva, verso il 1260 canonico della cattedrale di Augusta.
Le sue liriche sbrigliatamente allegre sono [...] affini negli spiriti e nelle forme a quelle di Gottfried von Neifen, del Neidhart e del Tannhäuser, col solito contenuto cortigiano convenzionale, interrotto qua e là dagli stessi motivi popolari e rusticani, ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...