Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia [...] sveva cessò di esistere. ...
Leggi Tutto
Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] , Cuneo 1993, pp. 279-297.
J.-M. Martin, Les villes neuves en Pouille au XIIIe siècle, ibid., pp. 115-135.
G. Agnello, Dall'età sveva al barocco, in La spada e l'altare, a cura di Id.-L. Trigilia, Palermo 1994, pp. 36-50.
M.S. Calò Mariani, Cantieri ...
Leggi Tutto
Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il R. di N. diventò entità a sé (1282) con Carlo I d'Angiò, quando, dopo la ribellione della Sicilia agli Angioini (rivolta dei Vespri, 1282), l'isola passò agli Aragonesi spezzando l'unità tra la ...
Leggi Tutto
CASTROGIOVANNI
EEnrico Pispisa
Posta al centro della Sicilia, su un ampio terrazzo panoramico a circa 900 m sul livello del mare, la città (l'odierna Enna), alla confluenza di fondamentali strade di [...] 7, 47, 58, 60-61, 112, 132, 140, 143, 239, 241, 248, 326; P. Vetri, Storia di Enna, II, Castrogiovanni dagli Svevi all'ultimo dei Borboni di Napoli, Palermo 1978, pp. 15-37; G. Candura, Storia di Sicilia: Enna-Castrogiovanniurbs inexpugnabilis, Enna ...
Leggi Tutto
Elezione imperiale
Ernst Schubert
Ai sovrani svevi non era stata tramandata dai loro predecessori una forma di elezione definita, e neppure gli Svevi la lasceranno, a loro volta, in eredità ai loro [...] Codice sassone, che aveva stabilito la suddivisione dei ruoli per inscenare l'elezione del 1273, era nato in epoca sveva. Gli Svevi avevano fissato il luogo dell'elezione, Francoforte, nel senso di una tradizione che fosse garante del diritto. E la ...
Leggi Tutto
CORRADO DI URSLINGEN, DUCA DI SPOLETO
Nacque verso la metà del sec. XII da una nobile famiglia della Germania meridionale, ma nulla si sa della sua giovinezza né del motivo per cui entrò in stretto contatto [...] con papa Innocenzo III, ma alla fine rinunciò al ducato e abbandonò l'Italia. Nel 1199 era alla corte di Filippo di Svevia, che alla morte di Marcovaldo di Annweiler nel 1202 lo incaricò di sostituirlo nel governo del Regno di Sicilia. Morì poco dopo ...
Leggi Tutto
Otranto
HHubert Houben
Dopo essere stato nell'Alto Medioevo il porto pugliese più importante per i collegamenti con Bisanzio e con la Palestina, Otranto ‒ la cui sede vescovile era stata elevata nell'892 [...] Il porto continuò a essere frequentato da mercanti veneziani, attestati in documenti del 1247, 1255 e 1259. Tuttavia in età sveva il porto di Otranto non riuscì più a sostenere il confronto con gli altri centri portuali pugliesi, ritornando al ruolo ...
Leggi Tutto
cameràrio Termine che, nel Medioevo, designava in genere la persona addetta alla custodia del tesoro, all'amministrazione dei beni del sovrano, di una comunità civile o religiosa, ecc. (detto anche camerlengo); [...] nella costituzione comunale era il tesoriere del comune. Nella monarchia normanna e sveva, il gran c. era l'ufficiale preposto alla camera o fisco regio: riceveva il denaro che a questa si versava, aveva cura della persona del re, sopraintendeva a ...
Leggi Tutto
Comune della Calabria (37,86 km2 con 65.623 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 238 m s.l.m. all’estremità meridionale del Vallo del Crati, che separa l’altopiano della Sila dalla Catena [...] greco-gotica, fu invasa dai Longobardi di Benevento e poi riconquistata dai Bizantini nel 9° secolo. Risorse in età normanna e sveva e nel 14° sec. con gli Angioini, che la fecero sede dell’amministrazione demaniale della Sila. Nel 1458-59 partecipò ...
Leggi Tutto
Nome delle monete d’oro e d’argento fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-85), con il nome suo e quello della regina Costanza di Svevia. I p. come tipi hanno [...] lo stemma d’Aragona e l’aquila sveva; furono anche detti raonesi (aragonesi). La coniazione fu continuata dai successori. ...
Leggi Tutto
svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...