FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] Rep. fontium hist. Medii Aevi, IV, pp. 421 s., e in S. Tramontana, Lettera a un tesoriere di Palermo sulla conquista sveva della Sicilia, Palermo 1988, pp. 71-119 (ivi, pp. 123-143, una nuova traduzione ital. dell'Epistola, dopo quella, completa ma ...
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CANCELLERIA, REGISTRO DELLA (1239-1240)
CCristina Carbonetti Vendittelli
Conservato fino al 1943 come unico cimelio superstite della cancelleria di Federico II, il registro degli anni 1239-1240 andò [...] delle lettere ‒ costituisce uno dei tanti tratti tipici e peculiari del sistema di registrazione messo in atto dalla cancelleria sveva e prova che il registro non era stato pensato solo in funzione di una immediata ed agevole consultabilità, ma che ...
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ANDREA LOGOTETA
GGerardo Sangermano
Quasi nulla si conosce della sua vita, pur avendo avuto sempre un ruolo fondamentale nel Regno. Ignoto anche il luogo di nascita, forse una città della Puglia, regione [...] il cui primo esponente attestato risulta proprio un Andrea de Logotheta. Ma un cognomen "de Logotheta" è presente già in età sveva riferito a personaggi operanti tra Puglia e Calabria.
Prima di assumere nel 1212 la dignità di logoteta, A. era stato a ...
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NICCOLÒ DI BARTOLOMEO DA FOGGIA
Scultore attivo in Italia meridionale nel sec. XIII, autore del pulpito della cattedrale di Ravello, firmato e datato 1272. L'opera ‒ a tutt'oggi l'unica superstite tra [...] dalle sperimentazioni in senso gotico patrocinate dalle cerchie sveve. Per quanto nello stile di N., contraddistinto una forte convergenza con le opere di scultura della matura età sveva ‒ Castel del Monte, castello di Lagopesole, capitelli di Troia ...
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ALDIGERIO, Leonardo de
Francesco Natale
Nato con ogni probabilità a Messina verso la fine del XII secolo, nel 1227, secondo una notizia non controllabile dell'annalista messinese Gallo, era giudice [...] Ruffo. Dopo la sottomissione della città a Manfredi (1258) si perdono le sue tracce; ma della fedeltà al suo ideale svevo sono testimonianza documenti angioini in cui è qualificato come proditor; i documenti sono del 1267-1269, ed egli risulta ancora ...
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Barone napoletano (m. Napoli 1487), nato da modesta famiglia di contadini (de Petruciis), fu chiamato da Alfonso I d'Aragona a far parte della regia cancelleria, e ottenne poi dal re e dal successore Ferdinando [...] la nuova posizione sociale imparentandosi con famiglie nobili; forse per assicurare al figlio Giovanni Antonio la mano di Sveva Sanseverino, prese parte alla congiura dei Baroni; fu pertanto condannato a morte. Discepolo di L. Valla, amò le ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] e continuarono a crescere. Ad essi allora si aggiunse un gran numero di nuove fondazioni promosse da abati e vescovi, dai sovrani svevi e dall'alta nobiltà dell'Impero. Il duca guelfo Enrico il Leone, per esempio, fondò nel 1159 la città di Lubecca e ...
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Melfi
HHubert Houben
La città, fondata all'inizio dell'XI sec. dai bizantini, dopo l'insediamento dei normanni, capeggiati dai fratelli Altavilla, fu considerata la "capitale morale della conquista [...] I, 1, p. 6) del ducato di Puglia. La sua sede vescovile era immediatamente sottomessa alla Sede Apostolica. In epoca normanno-sveva Melfi era la città più grande della Basilicata e ospitava comunità di mercanti amalfitani e di ebrei. Dopo la morte di ...
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DEL BALZO (de Baux), Raimondo
Joachim Göbbels
Nipote di Raimondo (III) de Baux, signore di Courthézon del ramo dei principi di Orange, era figlio di Ugo - il quale insieme con i fratelli Amiel, Bertrando [...] siniscalco del Regno e del Piemonte - e di Iacopa Della Marra, discendente di un'influente famiglia regnicola. Ebbe due sorelle, Sveva e Beatrice. L'anno di nascita del D. può esser fatto risalire al 1303, dato che alla morte del padre, avvenuta ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] II non avrebbe tenuto a lungo. Sempre in settembre, il 9, era poi scoppiata l'insurrezione di Viterbo contro il dominio dello Svevo.
A provocarla non era stato in prima persona il papa, che, pur essendone stato informato, si limitò a stare a vedere ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...