minoica, civilta
minoica, civiltà
La civiltà m. si sviluppò a Creta durante l’Età del bronzo (inizio 3° millennio-11° sec. a.C.). La sua scoperta e il nome si devono all’archeologo inglese A. Evans [...] quali gestivano le risorse agricole, le attività manifatturiere, gli scambi, la vita religiosa e amministrativa attraverso un’embrionale struttura burocratica. In questa fase si collocano le prime attestazioni dell’uso della scrittura: il cosiddetto ...
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Cellula androgenetica
(*)
Cellula uniparentale, ossia derivata dalla fusione di due genomi paterni. Durante lo sviluppo dei Mammiferi, i genomi dei genitori non sono funzionalmente equivalenti, in quanto [...] e tali geni svolgono un ruolo significativo nello sviluppo: un errato imprinting o un’espressione non appropriata geni. Gli embrioni androgenetici e ginogenetici mostrano una mortalità embrionale precoce, sopravvivendo fino allo stadio di 6÷8 somiti ...
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poliposi
Presenza di numerosi polipi disseminati su una superficie mucosa, solitamente dell’apparato gastroenterico.
Poliposi adenomatosa familiare
Si sviluppa da mutazioni embrionale di un gene (APC [...] e richiede per tale motivo una colectomia totale, che può comprendere anche l’asportazione del retto. Una variante attenuata sviluppa un minor numero di polipi, prevalenti nel colon destro. La p. adenomatosa familiare può dare anche polipi del fondo ...
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nodo di Hensen
Giuseppina Barsacchi
Struttura omologa, nei Sauropsidi, al labbro dorsale del blastoporo (od organizzatore di Spemann) degli Anfibi. Il nodo di Hensen si forma come un aggregato di cellule [...] più interni, mesoderma ed endoderma. Con il procedere dello sviluppo, la stria primitiva si estende in senso postero-anteriore la regione le cui cellule possono organizzare un asse embrionale aggiuntivo se trapiantate in regione ectopica. Le cellule ...
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notocorda
Giuseppina Barsacchi
Struttura impari situata dorso-medialmente nell’embrione dei Cordati, di cui costituisce il primo scheletro assile. I Cordati si dividono in due sottogruppi: gli invertebrati [...] o Tunicati), nei quali la notocorda è ristretta in fase embrionale alla zona della coda per poi scomparire nell’adulto, e è indispensabile per l’induzione del tubo neurale, che si sviluppa nell’ectoderma dorsale. È stato dimostrato che la regione ...
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telencefalo
La regione più craniale del cervello, che deriva dal differenziamento embrionale del prosencefalo in due vescicole, il t. anteriormente e il diencefalo posteriormente (➔ cervello, sviluppo [...] l’evento più importante che caratterizza il cervello dei vertebrati: la comparsa e il predominio di una neocorteccia. Si sviluppa inoltre un fascio di fibre che collegano tra loro i due emisferi (il corpo calloso), ampliando la capacità integrativa ...
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gene proneurale
Gene che presiede alla duplicazione, differenziazione e migrazione delle cellule nervose (neuroni e glia) durante le fasi precoci dello sviluppo. I geni proneurali agiscono codificando [...] basale adiacente è necessaria per legare il DNA. I geni proneurali, durante la fase embrionale, all’interno dell’ectoderma danno inizio allo sviluppo delle linee neuronali e promuovono la generazione di cellule progenitrici destinate alla successiva ...
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Wilms, Max
Chirurgo tedesco (Hünshoven 1867- Heidelberg 1918). Fu prof. di anatomia patologica a Lipsia (1904) e a Basilea (1907), infine preside all’univ. di Heidelberg (1910). Si dedicò allo studio [...] tumori, cercando di tracciare una mappa dello sviluppo delle cellule tumorali; fu particolarmente interessato alle patologie e modesta ematuria. Le cellule tumorali derivano da un abbozzo embrionale del rene. Nell’eziologia del tumore di W. è stato ...
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amnio (o amnios)
Involucro embrionale e fetale dei Vertebrati Amnioti (Rettili, Uccelli e Mammiferi) che lo posseggono associato ad altri annessi: sierosa (o corion), allantoide e sacco vitellino. Ha [...] . sono l’amniotite, il polidramnio, l’oligoidramnio, l’amnioressi spontanea e la malattia amniotica (assenza dell’a. o suo difetto di sviluppo). Aderenze (o briglie) dell’a.: quelle che si formano tra l’a. e la superficie del feto o tra punti opposti ...
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nefroblastoma
Tumore solido embrionario del rene proprio dell’età infantile; viene indicato anche come tumore di Wilms. La prevalenza è di 1/10.000 nati, e si manifesta nella maggior parte dei casi entro [...] il 6° anno di età. È il tumore embrionale per eccellenza perché ricapitola lo sviluppo del suo organo corrispondente, ossia il rene. Mutazioni del gene WT1 sono responsabili del n. nel 5% dei casi ereditari e nel 5÷10% dei casi sporadici. Nelle forme ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
embrionale
agg. [der. di embrione]. – 1. Dell’embrione, che ha rapporto con l’embrione: vita, metabolismo e.; sviluppo e., l’embriogenesi; annessi e., formazioni che hanno funzioni protettive, respiratorie, escretorie e nutritive per l’embrione,...