Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] decisa politica estera, che gli vale la restituzione di alcune fortezze da parte della Francia, di alcune terre da parte dei cantoni svizzeri e, infine, l’acquisto della contea di Tenda, che gli rende libera la strada da Cuneo a Nizza, e di quella di ...
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Umanista (Uster, cantone di Zurigo, 1443 circa - Einsiedeln 1509). Decano dell'abbazia di Einsiedeln (1469), è noto per la corrispondenza umanistica con Niklaus von Wil, Th. Fricker, Peter Luder, Martin [...] von Weissenburg, Ascanio Sforza e il Filelfo. Scrisse di storia locale svizzera e di agiografia; negli ultimi anni si dedicò allo studio dei Padri della Chiesa. ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Zygmunt Miłkowski (Podolia 1824 - Losanna 1915). Partecipò alla rivoluzione ungherese del 1848 e all'insurrezione polacca del 1863; condusse vita irrequieta e avventurosa [...] (visse a lungo nei Balcani, a Costantinopoli, Londra, Bruxelles e, negli ultimi anni, in Svizzera), rimanendo sempre fedele al suo ideale democratico e patriottico. A questo, come pure alle sue vaste esperienze di genti e paesi, s'informa la sua ...
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Scrittore svizzero (Winterthur 1759 - ivi 1840). Si fece un buon nome di narratore col romanzo Die Molkenkur (3 voll., 1812-19), seguito, sulla medesima linea di semplice amenità, da Suschens Hochzeit [...] (1819). Nel romanzo Salys Revolutionstage (1814) descrisse efficacemente la situazione della Svizzera sul finire del 18º secolo. Scrisse anche interessanti libri di viaggio (Auch ich war in Paris, 3 voll., 1803-04; Berg-, Land- und Seereisen, 1818). ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] fu incarcerato in seguito ai moti del 1821. L'anno dopo esulò in Svizzera e a Londra; nel 1824 passò a Parigi, quindi, ospite nel castello degli Arconati, a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. ...
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Giurista e uomo politico (Brescia 1826 - Maderno 1903). Studente di giurisprudenza a Pavia, partecipò ai moti del 1848 e l'anno successivo prese parte alle "dieci giornate" di Brescia. Riparato in Toscana [...] fino al 1851, nel 1859, dopo un breve esilio in Svizzera, fu inviato da Garibaldi a Brescia, dove promosse l'insurrezione di giugno. Deputato della Sinistra dal 1860, ministro dei Lavori pubblici (1876-77) e degli Interni (1878), fu relatore (1880) ...
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Scrittrice (n. 1693 circa - m. Parigi 1733). Era d'origine circassa o greca; ancora fanciulla, fu comprata al mercato degli schiavi di Costantinopoli dal conte C. de Ferriol ed educata a Parigi. Le sue [...] Lettres, scritte negli ultimi anni di vita a un'amica svizzera, M.me Calendrini, furono pubblicate nel 1787, con note, in parte, di Voltaire; ebbero molte edizioni nel corso del sec. 19º, per la sensibilità e lo spirito assai elevato che esse ...
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Scrittore tedesco (Würzburg 1882 - Monaco di Baviera 1961). Di umili origini e avviato ad attività manuali, passò alla letteratura in clima espressionistico e in spirito antiborghese. Dopo Die Räuberbande [...] ragazzi, la novella Die Ursache (1916) combatte la pena di morte e la raccolta Der Mensch ist gut (1918, dalla Svizzera raggiunta in volontario esilio) è un manifesto rivoluzionario di fede nell'umanità. Dopo il romanzo Der Bürger (1924), apertamente ...
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Scrittore e giornalista danese (Vordingborg 1819 - Copenaghen 1887). Profondamente legato alla cultura ebraica, fondò giovanissimo la rivista satirica antigovernativa Corsaren ("Il corsaro", 1840-46), [...] ispirata al francese Charivari, che gli valse una violenta polemica con Kierkegaard e la prigione. Dopo un viaggio in Germania, Svizzera e Italia, fondò il settimanale Nord og Syd ("Nord e Sud", 1847-59), aperto a suggestioni politiche e letterarie ...
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Letterato (Modena 1505 circa - Chiavenna 1571). Lettore di diritto a Modena dal 1532, fu nel 1560 processato e condannato in contumacia dall'Inquisizione, forse anche per effetto delle accuse di eresia [...] lanciategli contro da A. Caro in una famosa polemica. Vagò dal 1560 in Francia, Svizzera, Austria, accolto da Massimiliano II, cui dedicò la traduzione e il commento della Poetica di Aristotele (1570), la sua opera più importante. Ricordiamo inoltre ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...