WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] infanzia e la giovinezza in un ambiente di rigidi principî pietistici; e anche più tardi, in Svizzera, dove visse dal 1752 al 1760, prima in casa Bodmer, poi come precettore, non uscì fondamentalmente dalla cerchia del Bodmer, del Klopstock, di ...
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Scrittore tedesco (Butzbach, Assia, 1902 - Magonza 1963). Si affermò col romanzo Jahrgang 1902 (1928), denuncia delle tristi esperienze della gioventù in tempo di guerra; fecero seguito, sulla stessa linea [...] d'ispirazione marxista e pacifista, Frieden (1930) e Das Gut im Elsass (1931). Nel 1933 fu costretto a emigrare in Svizzera, dove scrisse un altro romanzo di grande successo, Der letzte Zivilist (1935), ancora avverso al regime nazista. Ma nel 1939 ...
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Patriota, letterato e diplomatico (Roma 1818 - Milano 1910). Di spiriti liberali e contrario a Pio IX, fra il 1847 e il 1849 fondò e diresse a Roma, successivamente, l'Italico, l'Epoca e l'umoristico Don [...] Pirlone. Poi si rifugiò a Torino, e dal governo sardo ebbe varî incarichi politici in Francia, Svizzera, Germania e Gran Bretagna. Dal 1859 in Russia, ricoprì la cattedra di lingua e letteratura italiana all'università di Pietroburgo (1860-86). La ...
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Scrittore svizzero (Schwyz 1893 - ivi 1971), autore di romanzi (Die Welt in Ingoldau, 1922; Die graue March, 1935; Schweizerspiegel, 1938, la sua opera migliore; Urwang, 1954; Erlenbüel, 1965) e di racconti [...] (raccolti in Jugend eines Volkes, 1933; Ehrenhafter Untergang, 1952; Verhexte Welt, 1958; Erzählungen, 2 voll., 1968-70) sulla scia della grande narrativa realistica svizzera. Nel 1973 è apparsa postuma la raccolta di saggi Notizen des Jägers. ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] viaggio nella Valle del Reno (1857); nel 1860 percorse la Germania meridionale, nel 1865 la Svizzera. Nel 1866 entrò nella chiesa cattolica e due anni dopo iniziò a Roehampton il noviziato dei gesuiti. Tra il 1870 e il 1877, quando ricevette gli ...
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(L'idiota) Romanzo dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881), pubblicato nel 1868-69 nella rivista Russkij Vestnik ("Il messaggero russo").
Ne è protagonista il principe Myškin, che, privo di [...] di vita, malato di nervi, tutto generosità e purezza d'intenti, appena ritornato in patria dopo un soggiorno di cura in Svizzera, entra in contatto con una realtà in cui turbinano, in un continuo scontrarsi di nobiltà e di bassezza, le passioni ...
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WEBER, Karl Julius
Maryla Falk
Scrittore, nato il 16 aprile 1767 a Langenburg, morto il 20 luglio 1832 a Kupferzell. Studiò giurisprudenza a Erlangen e durante gli anni universitari con assidue letture [...] dello spirito degli Enciclopedisti francesi, il cui influsso è sensibile in tutta la sua produzione letteraria. Andò in Svizzera come istitutore e fece ripetuti viaggi nell'Europa occidentale. Tra il 1792 e il 1802 fu impiegato governativo, poi ...
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Ruffini, Giovanni
Patriota e letterato (Genova 1807 - ivi 1881). Laureatosi in giurisprudenza nel 1830, entrò nelle file della carboneria genovese. Mazziniano come i suoi fratelli Iacopo e Agostino, [...] contro il governo piemontese e, nel 1833, venne condannato in contumacia alla pena capitale. Fu esule prima a Marsiglia, poi in Svizzera e quindi nel 1837 a Londra. Trasferitosi a Parigi nel 1842, tornò in patria nel 1848 e fu eletto deputato nel ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1884 - Monaco di Baviera 1960), noto anche con lo pseudonimo di Julian Sorel. Fu editore di riviste politico-letterarie (Pan, 1909-10; März, 1912-13; Das Forum, 1914-15; Die [...] autore di liriche e di drammi d'ispirazione socialista e pacifista. Nel 1933, per motivi politici, emigrò in Francia e in Svizzera. Tornò in Germania nel 1952. Da ricordare i drammi Die Affaire Dreyfus (1929, in collaborazione con H. J. Rehfisch, suo ...
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Narratore polacco (Wola Okrzejska, Masovia, 1846 - Vevey 1916), studiò (1866-70) a Varsavia; poi (1876-78) in California, continuò la sua attività di giornalista e letterato (Listy z podróży do Ameryki [...] węglem "Schizzi a carbone", 1880). Viaggiatore appassionato, visitò ripetutamente anche l'Italia. Trascorse gli ultimi due anni in Svizzera, dove organizzò, con I. J. Paderewski, il comitato di soccorso per i combattenti polacchi. Premio Nobel per la ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...