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Scrittrice spagnola (Vélez-Málaga 1904 - Madrid 1991). Allieva di J. Ortega y Gasset e di X. Zubiri, esiliata dopo la guerra civile (con un lungo peregrinare dal Messico a Cuba, da Roma alla Svizzera) [...] e tornata in Spagna nel 1984, ha posto al centro della sua vasta e articolata produzione la storia e la vita del suo paese, non meno che la natura della filosofia d'Occidente e le condizioni della libertà ...
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BAJACCA, Giovanni Battista
Nicola De Blasi
Nacque a Corno nella seconda metà del sec. XVI. Giureconsulto, fu segretario di Ludovico Sarego, vescovo di Adria, fra il 1613 e il 1621, quando questi reggeva [...] et mors,opera di notevole interesse storico, sia perché egli ben conosceva per diretta esperienza le condizioni religiose della Svizzera e della Valtellina, sia perché aveva avuto modo di incontrare più volte il Rusca a Lugano.
La sua testimonianza ...
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Scrittore (Sant'Agata del Bianco 1924 - Scandicci 2014). Di famiglia contadina, autodidatta, iscrittosi alla facoltà di lettere di Messina, vi conobbe G. Debenedetti, che l'incoraggiò a scrivere; trasferitosi [...] a Firenze (1953), dopo un soggiorno in Svizzera (1958-64), si è stabilito a Scandicci. Esordì col volume di racconti La marchesina (1956), cui seguirono i romanzi La Teda (1957), Tibi e Tascia (1959) e Mani vuote (1960), tutti centrati sulle ...
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Scrittore trappista francese (Lione 1772 - Roma 1848), discendente da una nobile famiglia ungherese. Prima soldato, entrò poi (1827) nell'abbazia di Port-du-Salut presso Laval (Mayenne). Perseguitato durante [...] la rivoluzione del luglio 1830, si rifugiò in Svizzera; nel 1839 fu eletto procuratore dell'ordine. Narrò il suo viaggio (1831-33) in Terrasanta (Pèlerinage à Jérusalem, ecc., 3 voll., 1836) e Le voyage de la Trappe à Rome (1838; in ted. 1839). ...
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Letterato svizzero di lingua francese (Cantone di Vaud 1757 - ivi 1845). Ecclesiastico protestante, con la sua opera principale, Le conservateur suisse (8 voll., 1813-18), inaugurò nel suo paese un notevole [...] risveglio letterario. Mirò a creare nella Svizzera una poesia francese connessa con la storia nazionale. Le sue opere, tra cui si ricordano: Mélanges helvétiques de 1782 à 1786 (1787) e Mélanges helvétiques des années 1791, 1792, 1793 (1795), La ...
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Scrittore romeno (Baldovineşti, Brǎila, 1884 - Bucarest 1935), di padre greco e madre romena, ha scritto in prevalenza in lingua francese. Autodidatta vagabondo, dopo aver esercitato varî mestieri nel [...] Vicino e Medio Oriente, si recò nel 1916 in Svizzera. Nel 1920 si stabilì in Francia e fece amicizia, dopo un tentativo di suicidio, con Romain Rolland. Il suo primo romanzo, Kyra Kyralina (1924), lo rivelò alla critica e al pubblico: ricordi di un' ...
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TZARA, Tristan
Vittorio STELLA
Pseudonimo dello scrittore romeno Samy Rosenstock, nato a Moineşti il 4 aprile 1896. Compì studî di matematica e filosofia a Bucarest, dove nel 1912 fondò la rivista Simtbolul; [...] dopo una breve parentesi svizzera, durante la prima guerra mondiale, quando fondò a Zurigo il dadaismo, ha poi vissuto quasi sempre in Francia e scritto in francese. Nel gennaio 1962 ha conseguito il premio internazionale Taormina di poesia.
Al ...
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Òssola, Carlo. - Filologo e critico letterario italiano (n. Torino 1946). Professore emerito nel Collège de France di Parigi, cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina, socio dell’Accademia [...] dei Lincei dal 1995, dal 2007 al 2016 è stato direttore dell’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera Italiana a Lugano. Presidente nel 2021 del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ...
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ZAHN, Ernst
Emma Mezzomonti
Scrittore, nato il 24 gennaio 1867 a Zurigo. Vive a Meggen presso Lucerna. A Göschenen, dove (1887-1920), seguendo le orme paterne, si stabilì come albergatore, iniziò la [...] .
Z., che si provò anche nella lirica (In dem Wind, 1894; Der Jodelbub, 1902), è soprattutto il poeta del paesaggio svizzero, che ha trovato in lui l'illustratore più appassionato, sensibile ai più fuggevoli mutamenti della natura. Il paesaggio e l ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] decisa politica estera, che gli vale la restituzione di alcune fortezze da parte della Francia, di alcune terre da parte dei cantoni svizzeri e, infine, l’acquisto della contea di Tenda, che gli rende libera la strada da Cuneo a Nizza, e di quella di ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...