Tacito, Cornelio
Antonella Bruzzone
Il grande storico della Roma imperiale
Tacito ci ha lasciato straordinari ritratti di imperatori romani e un’incisiva analisi delle tensioni politiche del suo tempo. [...] sanità morale e in generale per le loro virtù.
La storia di Roma del 1° secolo d.C.
Le due opere storiche di Tacito di maggiore respiro, le Storie e gli Annali, ci sono giunte molto incomplete.
Le Storie, portate a termine nel 109 circa, coprivano ...
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Scrittore politico anconetano (sec. 17º), autore di un Tacito istoriato (1662), delle Lettere dalle bestie (1672, 1679) e della Bilancia dell'oro (1678), in cui si appropriò di pagine dello spagnolo Antonio [...] Pérez ...
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Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547 - Lovanio 1606). Animato da un atteggiamento sincretistico, fu influenzato soprattutto da Tacito e da Seneca nell'elaborazione delle sue teorie sulla politica [...] erudizione e per l'influenza esercitata su di lui da Tacito e Seneca, si configura secondo un vago sincretismo di tipo di critica testuale e di antiquaria; fondamentali le sue edizionio di Tacito (1574), Valerio Massimo (1585), Seneca (1589-1605). ...
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Poeta epico latino (sec. 1º d. C.) del tempo di Nerone e dei Flavî; ricordato da Tacito e Giovenale e lodato da Quintiliano come "vigoroso e poetico ingegno", delle sue opere non rimane nulla. ...
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Filologo russo (n. nel governatorato di Novgorod 1839 - m. Roma 1907). Fu prof. di letteratura latina (studî su Tacito, Orazio, ecc.) nelle univ. di Odessa, Kazan´, Kiev, Pietroburgo e di nuovo Odessa; [...] nel 1862 si recò a Roma per dedicarsi a studî di archeologia preistorica. Trattò anche di problemi storico-politici dell'Europa contemporanea. Tra le molte opere: De Siculorum origine, 1898; Vvedenie v ...
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Filologo classico (Susa 1863 - Torino 1925). Fu prof. all'univ. di Torino e direttore del Bollettino di filologia classica. Curò notevoli edizioni commentate: Quintiliano (1892), Tacito (1901), Marziale [...] (1901), Minucio Felice (1910 e 1916) ...
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DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] , LXX (1910-1911), 2, pp. 909-19; G. Toffanin, IlCinquecento, Milano 1941, p. 640; M. Valenti, Saggio di una bibl. delle ediz. di Tacito nei secc. XV-XVII, Roma 1951, p. 14; T. Campanella, Opuscoli inediti, a cura di L. Firpo, Firenze 1951, p. 53; U ...
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Erudito (Siena 1542 - Sarteano 1625). Trascorse a Roma la maggior parte della vita come segretario di varî cardinali. Aperto sostenitore della parlata senese, ne fece sfoggio in una traduzione di Tacito [...] (1603; 10a ed. 1665) e, successivamente, in un Dittionario toscano (1614; 10a ed. 1691), che suscitarono accese polemiche ...
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Figura retorica che consiste nell’unione sintattica di due termini contraddittori, in modo tale che si riferiscano a una medesima entità. L’effetto che si ottiene è quello di un paradosso apparente; per [...] es.: lucida follia; tacito tumulto (G. Pascoli); convergenze parallele (A. Moro); insensato senso (G. Manganelli). ...
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Oratore e poeta tragico latino (1º sec. d. C.), di cui si ricordano delle tragedie (Medea, Tieste, e le praetextae: Catone e Domizio), destinate solo alla recitazione. È l'interlocutore principale del [...] Dialogus de oratoribus di Tacito, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Molto probabilmente errata è la sua identificazione col retore Materno, condannato a morte da Domiziano per aver declamato contro i tiranni. ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...