Latinista (Firenze 1909 - ivi 1982); prof. univ. dal 1942, ha insegnato letteratura latina nell'univ. di Firenze. Fra le opere si ricordano: Il verbo latino: principi di sintassi storica (1946, 2a ed. [...] 1959); Da Lucrezio a Tacito (1950); Studi catulliani (1953); Interpretazioni grammaticali (1958); La letteratura romana. Saggio di sintesi storica (1968); Filologia e linguistica (1968). Raccolte di scritti precedenti sono: Interpretazioni letterarie ...
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Filologo classico (Codroipo, Udine, 1897 - Roma 1980), prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura latina all'univ. di Napoli. Opere: Cicerone (1929); L'Eneide e la poesia di Virgilio (1932); Studi [...] virgiliani (1947); Da Plauto a Terenzio (1946-47); Tacito (1973). Ha diretto Latinitatis Italiae medii aevi inde ab a. CDLXXVI usque ad a. MXXII lexicon imperfectum (4 voll., 1939-64; rist. 1970). ...
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Uomo politico ed erudito (n. San Gimignano 1553 - m. 1626). Ricoprì importanti cariche nella diplomazia medicea e fu poi nominato segretario di stato da Ferdinando I (1601), primo segretario da Cosimo [...] II (1613). Curò un'edizione delle opere di Tacito con commento (1607). Sua figlia Caterina (1608-1659), moglie e presto vedova di Lorenzo Buondelmonti, fu rinchiusa da Ferdinando II nel mastio di Volterra, dove morì. La sua vita fu romanzata da F. D. ...
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Letterato (Genova 1605 - ivi 1665), ambasciatore a Filippo IV (1643) e senatore; sacerdote nel 1649, dal 1652 gesuita. Prima secentista, si distaccò poi, nella maturità, dal secentismo che criticò. Ha [...] vivaci pitture di luoghi, scene, caratteri. Scritti maggiori: Instabilità dell'ingegno (1635), Tacito abburattato (1636), La historia spagnola (romanzo morale, 1640-41), Il satirico innocente (1648), Panegirici sacri (1652). ...
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Scrittore (Loreto 1556 - Venezia 1613). Dal 1592 ricoprì svariati uffici a Roma e in altre terre dello Stato Pontificio. Nel 1612, lasciato il suo impiego, passò a Venezia dove pubblicò le due centurie [...] 104 ragguagli), la terza centuria dei Ragguagli di Parnaso che, nel progetto del B., dovevano constare di quattro centurie. Importanti anche le Osservazioni su Tacito, apparse, assai manomesse, in Bilancia politica di tutte le opere del B. (1678). ...
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Erudito e scrittore spagnolo (Monzón 1762 - ivi 1848), autore di poesie (Poesías varias, 1796, 1797, 1800) nelle quali si avvertono tardivi echi di gongorismo; di un poema storico sulla battaglia di Trafalgar [...] (1805); di commedie (La fonda de Paris, El calavera, ecc.). Tradusse da autori classici (Tacito e Sallustio) e moderni (Goethe, Rousseau, Gibbon) e compose un'autobiografia (Bosquejillo de la vida y escritos de don J. M. de F., delineado por él mismo ...
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DATI, Giorgio
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 25 sett. 1506 da Niccolò di Piero e da Maddalena di Latino Pilli.
Sembra che la famiglia Dati sia arrivata dall'Incisa a Firenze intorno al sec. [...] a mantenere intatte nella sua vivezza le metafore e la precisione nella scelta del lessico e, sebbene le sue traduzioni di Tacito non siano tra le migliori, tuttavia lasciano sempre al lettore il senso dell'austerità, il che significa che la scelta ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] e "l'odio che ha il re contro il Guise e il suo cardinale è immortale... ma dissimula"; "la regina madre vive... dissimulando e tacendo"; "l'odio segreto e il sospetto cresce nell'una e nell'altra parte"; al di là dei mistici fervori e dell'ostentato ...
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Umanista (Bologna 1472 - Roma 1518), figlio d'un cugino e discepolo di F. B. il Vecchio, insegnò a Bologna (1498-1502), poi alla Sapienza in Roma. Nel 1516 Leone X lo creò bibliotecario della Vaticana. [...] Scrisse tre libri di eleganti odi latine e uno di epigrammi. Pubblicò per primo nel 1515 i primi sei libri degli Annali di Tacito, da poco scoperti nel monastero di Korvey. ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] poi adottato dallo zio materno. Scolaro di Quintiliano e amico degli uomini più ragguardevoli del suo tempo, fra i quali Tacito e Svetonio, ricoprì varie cariche pubbliche percorrendo gran parte della carriera sotto Domiziano (nel 93 o nel 95 era già ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...