Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] si hanno casi bene accertati di operazioni complesse e pericolose condotte a felice esito, sì da fare veramente meraviglia, come il tagliocesareo sul vivente a cui assistette Felkin nell'Uganda (fig. 12, 13, 14); come il caso di un vedda, che ebbe ...
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PELVI (lat. pelvis; fr. bassin; sp. pelvis; ted. Becken; ingl. pelvis)
Primo DORELLO
Raffaele MINERVINI
Ernesto PESTALOZZA
Forma lo scheletro della parte inferiore del tronco, sostiene il peso di [...] le vie naturali con le risorse di cui l'arte dispone, o se infine reclami l'estrazione del feto per altra via (tagliocesareo). La questione essenziale da risolvere è se un determinato bacino sia in grado di dare o no passaggio al feto normale, cioè ...
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È la parte inferiore del tronco, contenente nell'uomo la maggior parte dell'apparato digerente e dell'apparato urogenitale. Gli organi relativi sono posti in una cavità (cavità addominale) separata in [...] rene eseguita nel 1686 da Domenico Marchetti di Padova sul Hobson, console inglese a Venezia.
Del resto, di taglicesarei, della stessa splenectomia, troviamo notizia nel Talmūd; dello svuotamento dell'ascite mediante puntura si aveva conoscenza nell ...
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(I, p. 337)
Attualmente all'a. è attribuita un'eziologia genetica, autosomica dominante: nel 90% dei casi si tratta di nuove mutazioni, con rischio di ricorrenza aumentata in relazione all'età paterna [...] ± 6 cm. La pubertà avviene in epoca normale e la funzione riproduttiva è normale. Nelle femmine il parto richiede il tagliocesareo a causa delle deformità del bacino. Lo sviluppo psichico è normale. La vita media è normale anche se nei primi anni ...
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È un'operazione ostetrica intesa a diminuire il volume del feto per facilitarne l'estrazione dai genitali della donna. Si pratica di solito sul feto morto: se eseguita sul feto vivo importa il sacrificio [...] hanno fatto scomparire quasi completamente le indicazioni dell'embriotomia sul feto vivo, che è quasi sempre sostituita dal tagliocesareo. L'embriotomia si può eseguire sulla testa del feto, e allora prende il nome di craniotomia: per essa ...
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Patologo, nato a Napoli nel 1759. Fu medico dell'esercito napoleonico e insigne patologo; sono notevoli i suoi studî sulla dissenteria e sull'oftalmia in Egitto, sulla febbre gialla a Cadice e sulla peste, [...] . Fu ostetrico e operatore di grande fama; nel 1810 indicò un metodo di perforazione, nel 1811 trattò ampiamente del tagliocesareo e dell'embriotomia; a lui si devono anche pregevoli indicazioni nel campo della chirurgia oculistica; fu il primo a ...
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Medico, nato a Würzburg il 15 aprile 1858, morto a Monaco il 3 gennaio 1925. Insegnò ostetricia e ginecologia a Basilea (1894), a Halle (1900) e a Berlino (1904).
Fu clinico insigne e abile operatore. [...] Milano 1923), è un modello di chiarezza didattica, riccamente corredato di nitidissime illustrazioni, ricavate da schizzi dell'autore stesso, che era pure valente artista. Patrocinò il tagliocesareo vaginale come intervento precoce nella eclampsia. ...
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Medico, nato il 17 novembre 1834 a S. Pietro in Campo (Isola d'Elba), morto a Siena il 14 dicembre 1918. Si dedicò particolarmente all'ostetricia, che insegnò nell'università di Siena dal 1882 al 1909. [...] e della sifilide, sull'evoluzione pelvica e sul rallentamento del polso in puerperio. Primo praticò in Italia l'allacciatura delle trombe per ottenere la sterilizzazione dopo il tagliocesareo, constatando però l'insufficienza dei risultati di essa. ...
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Ostetrico (Lanark, Scozia, 1697 - ivi 1763); insegnò ostetricia a Londra; contribuì allo studio del meccanismo del parto (sia nel bacino normale sia in quello viziato), al perfezionamento del tagliocesareo, [...] alla misura della coniugata vera; inoltre ideò un modello di forcipe che ebbe larghissima applicazione ...
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Primo elemento di parole composte del linguaggio medico, derivate dal greco o più spesso formate modernamente, che indica relazione con l’utero (gr. μήτρα). Il termine metropatia indica genericamente un’affezione [...] delle pareti uterine per asportare una formazione parietale (fibroma) o per estrarre il corpo fetale (parto o tagliocesareo).
La metroelitrorrafia è l’intervento chirurgico di plastica uterina consistente nel suturare il collo dell’utero alle pareti ...
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cesareo2
ceṡàreo2 agg. [dal lat. scient. caesareus, nella locuz. sectio caesarea «taglio cesareo», der. del lat. Caesar, erroneamente interpretato come derivante da «a caeso matris utero» cioè «(nato) dall’utero tagliato della madre»]. – Nel...
taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, ecc.), t. della barba (con le forbici);...